Dimitri ...lo scienziato (Fisico Teorico)

La grande scoperta di Dimitri Salonia

Noi vogliamo esplorare i confini dell’Universo, ma vogliamo
spingerci ben oltre i suddetti confini, oltre l’inizio e la fine del
Cosmo, oltre lo spazio intergalattico e la freccia del tempo, oltre
l’infinito e l’eterno, ove regna lo zero assoluto e il tempo e lo
spazio trascendono il nulla; dove il buio si identifica con la luce e
la singolarità impedisce all’uomo di sperimentare il fenomeno
dell’origine e del destino dell’Universo; dove regnano solo i fotoni
virtuali che governano le leggi del mondo, quelle onde
elettromagnetiche della luce che creano e distruggono la
materia, gli universi e la vita; i fotoni virtuali che sono la luce del
mondo e delle tenebre del nulla eterno. Dal nulla eterno dello
spazio e del vuoto.
Un team internazionale di ricercatori delle Università di Osaka e
della California ha sperimentato con successo la creazione di
materia a partire dalla collisione di particelle luminose. Se la
celebre equazione di Einstein ci dice che esista un’equivalenza tra
luce e materia, la fisica quantistica aggiunge una previsione
sorprendente, che tuttavia è stata prevista dal team di Dimitri
Salonia e degli scienziati dell’Università di Messina, il professore
Magazù e il presidente dell’associazione Sintechne. I ricercatori
americani hanno sperimentato di recente che quando due fotoni
di altissima energia collidono si può generare una coppia-
elettrone positrone. In questo modo si genera materia
unicamente a partire dai fotoni, le particelle di luce prive di
massa, in grado di creare la massa e quindi la materia.
Lo straordinario esperimento ha confermato in pieno la teoria
che la materia fu creata dai fotoni virtuali di luce e dalla loro
energia che naviga nel vuoto del nulla eterno dal quale ebbe
origine l’Universo e non dal bosone di Higgs.

Noi vogliamo occuparci delle indagini estreme e vogliamo
studiare l’impossibile, mai tentato dalla fisica né sperimentato né
sperimentabile.
Questo è l’inconoscibile che vogliamo scoprire attraverso la
ricerca e lo studio di eccellenza delle menti più illuminate.
Noi vogliamo indagare in sinergia sui primi istanti di vita del
Cosmo e sulle condizioni dell’Universo primordiale, prima del
tempo e dello spazio.
E ciò vogliamo fare attraverso lo scambio di informazioni per la
diffusione e lo sviluppo degli studi di eccellenza della Cosmologia
(e delle altre discipline).
Noi vogliamo assistere all’attimo fuggente ed eterno della
creazione, soprattutto attraverso lo studio dei fotoni di luce e lo
sviluppo della formula di Einstein (E=mc2) fino alle sue estreme
conseguenze e alle sue primordiali radici al di là del tempo e dello
spazio.
Prendiamo l’esempio della meccatronica. Mette insieme
meccanica, elettronica ed informatica, per realizzare dei sistemi
meccanici intelligenti, tramite l’utilizzo di software informatici e
circuiti elettrici. Non si tratta solo di collegare i componenti, ma
di far in modo che la vita quotidiana sia semplificata, tramite la
creazione di prodotti “smart”, che cambiano funzionamento
grazie all’automazione ed appunto all’integrazione con tutte le
altre discipline: fisica, matematica, geometria, geologia,
sismologia, architettura, pittura, scultura arti, spettacoli, danza,
sport, gioco, archeologia, zoologia, filosofia, storiografia, politica,
botanica, agricoltura, cinema, teatro, letteratura, poesia,
sociologia, medicina, astrologia, cosmologia, psicologia, estetica.

Ci vogliamo soffermare anche sullo studio della botanica, che
studia il seme, il quale contiene l’albero e il fiore che esplode dal
bocciolo. Quel seme dal quale è esploso l’Universo e la bellezza, e
anche l’uomo e l’intelligenza.
L’eccitazione dello spermatozoo sull’ovulo è come l’eccitazione
del fotone sulle particelle virtuali del vuoto.
Solo coordinando tutte le diverse discipline e superando i loro
singoli confini si potrà espandere ancora e continuamente la
conoscenza, rispondendo alla sempre crescente complessità del
mondo moderno, finchè forse utopisticamente parlando si potrà
raggiungere la conoscenza universale ed unitaria.
Le cose più interessanti della scienza che hanno permesso
sempre di fare nuove scoperte sono le “verità” non conosciute,
né ancora sperimentate, né sperimentabili.
Noi ci proponiamo la realizzazione di attività di formazione,
studio, ricerca, disseminazione, promozione culturale e
progettazione su tematiche marcatamente interdisciplinari, che
coinvolgono sia le scienze umane che le scienze esatte.

Buchi neri

Se non esistessero i buchi neri, l’Universo si espanderebbe all’infinito, fino ad autodistruggersi, senza ritorno, né memoria, nel nulla eterno.

Invece, i buchi neri, inghiottendo la materia e la luce, ne conservano la memoria per una futura esplosione e creazione del Mondo, dopo il Big Crunk.

Quando i buchi neri avranno inghiottito (dopo essersi fusi insieme in un solo buco nero, e in una sola singolarità) tutta la materia e la luce dell’Universo, conservandone la memoria, si ridurranno in un punto con la massima densità, quel punto che contiene in sé tutta la memoria dell’intero Universo, che rilancerà nel tempo e nello spazio con una nuova esplosione, provocata dalla straordinaria, immensa energia, conservata dallo stesso buco nero.

Negli acceleratori l’uomo ha creato le stesse condizioni esistenti prima del Big Bang, quel vuoto quantistico dal quale è esploso l’Universo.

Noi oggi siamo nella fase dell’esplosione accelerata dell’universo, il cui destino sarebbe il nulla eterno, però siamo anche nella fase dell’implosione rallentata, attraverso i buchi neri, grazie ai quali l’universo tornerà indietro, in una nuova singolarità, che ricreerà dal vuoto (e non dal nulla, perché nulla si crea e nulla si distrugge) un nuovo o lo stesso Universo, in un eterno ritorno.

Anzi, nell’orizzonte degli eventi c’è già l’anticipazione della grande esplosione.

Si tratta dei quasar.

Anche la materia oscura, che provoca l’accelerazione dell’espansione dell’Universo verrà inghiottita dal buco nero, nel quale lo spazio-tempo si ferma, e anche la luce.

La nota formula di Einstein spiega tutto, dato che l’energia del vuoto crea la materia, attraverso l’esplosione, cioè attraverso l’accelerazione della luce al quadrato.

Nel buco nero materia e antimateria si annichiliscono, creando quell’energia minima nel vuoto, che ha consentito l’esplosione del Big Bang e la nascita dell’universo attraverso la luce (Lux fiat), secondo la nota formula E=mc².

È l’energia che impedisce alle stelle di implodere.

Ma quando l’energia dell’esplosione si esaurisce, la stella implode, creando un buco nero, a causa della gravità della materia.

Per superare la gravità, le stelle devono avere una temperatura molto elevata, provocata dall’esplosione nucleare dell’energia dei protoni.

Il punto iniziale (buco nero) è la singolarità, con densità e temperature elevatissime.

L’attimo atemporale dell’esplosione.

La singolarità e il vuoto, che contiene tutta la materia dell’Universo.

Il vuoto primordiale non è il nulla, dato che “nulla si crea e nulla si distrugge”.

Il vuoto primordiale è privo di materia e di energia, ma è dotato della proprietà dell’esistenza.

Il vuoto quantistico è sede di una miriade di particelle, che sembrano provenire dal nulla e che spariscono nel nulla.

La superlegge preesistente

Il concetto di eternità

Filosofo cattolico americano Edward Feser

Lo zero, il vuoto e il nulla

La zerologia: un’ipotetica enciclopedia dell’assurdo.

Uccidere l’oscurità significa paradossalmente uccidere la luce.

Lo zero – Leonardo Fibonacci (Liber Abaci 1202)

Lo zero e i legami con l’infinito.

Quando tutti i buchi neri al centro delle galassie avranno inghiottito tutte le stelle, la materia, l’energia e la luce (quasar) delle galassie, l’universo tornerà ad essere un buco nero, contenente tutta la materia dell’universo, che esploderà a sua volta in un altro Big Bang, con la creazione di un nuovo universo.

La massima concentrazione della materia coincide con la massima espansione.

Questo processo è in atto ed è iniziato dopo l’esplosione del Big Bang.

La gravità. L’energia. La luce.

Questa è l’esplosione e l’implosione dell’energia, la creazione e la distruzione della materia.

I quasar e la luce.

Il disco di accrescimento.

I buchi neri, con il loro disco di accrescimento rappresentano la massima luce dell’universo e la totale mancanza di luce (assorbita dal buco nero) e di materia che si annichila.

Il buco nero è il punto più oscuro dell’universo, ma è anche il più luminoso, il più freddo e il più caldo, la massima e la minima concentrazione della materia.

Tutti i buchi neri si concentreranno in un unico buco nero, che esploderà ad una velocità maggiore della luce.

I buchi neri al centro delle galassie esistono per consentire questo ritorno.

Ma l’universo esiste, o esistono solo i buchi neri, cioè l’unica realtà eterna e indistruttibile, non creata, che non avrà mai fine? In principio era il Verbo.

Il buco nero: la stasi totale della luce (T=0) dell’energia e della materia, ma contiene tutta la materia, l’energia e la luce dell’universo senza tempo, né spazio.

Il Big Bang, la grande esplosione, che avrebbe causato la nascita dell’universo, cioè l’origine dell’universo consisterebbe nella improvvisa liberazione dell’energia contenuta in un unico punto iniziale, o singolarità, con densità e temperatura elevatissime.

Stranamente il suddetto punto, che è il punto matematico indivisibile e immateriale, avrebbe, contemporaneamente, una densità e una temperatura elevatissime, mentre la massima densità corrisponde con lo 0 assoluto, cioè con la minima temperatura dell’universo (-273°).

La suddetta condizione esiste soltanto all’interno del buco nero, il quale, esplodendo, raggiunge temperature elevatissime, e libera una immensa energia.

La suddetta esplosione è improvvisa nel senso che si tratta di un attimo atemporale, che tuttavia è un tempo eterno, dato che l’esplosione non finisce mai.

La singolarità è il vuoto, che in quanto tale contiene tutta l’energia e in potenza tutta la materia dell’universo.

Il concetto di tempo e di eternità.

Chi ferma il tempo conquista l’eternità.

Il buco nero è la fonte oscura di creazione infinita.

Il cerchio circondato di luce (il quasar che è la massima luce dell’universo) corrisponde una regione in cui il tessuto dello spazio e del tempo è collassato su se stesso, formando un unico punto con densità infinita.

Nel buco nero non è tutto buio e vuoto: c’è luce e c’è materia (con densità infinita), ma non potremo mai vederla, perché ha lasciato il nostro universo osservabile.

Il vuoto quantistico, esistente nel buco nero (e negli acceleratori di particelle) è un ribollire di coppie di particelle e antiparticelle virtuali che si creano dal vuoto e si annichilano successivamente nel vuoto, create e distrutte in intervalli temporali, così brevi da non lasciare il tempo di osservarli.

Questo è ciò che avviene nel buco nero, che è la fonte oscura di creazione infinita, dato che non esiste il vuoto assoluto (altrimenti non esisterebbe neanche l’universo).

L’esplosione del buco bianco nero produce una singolarità, consistente nell’emissione della più forte, estrema luce dell’universo (30.000 volte maggiore di un’intera galassia).

Si tratta del quasar o buco bianco, dato che il Big Bang, il fenomeno che dà origine all’universo, altro non è se non un’enorme buco bianco anzi il buco bianco, il quasar è la luce più potente dell’universo (Fiat Lux) che rigetta tutta la materia sprofondata nel buco nero.

Quando un corpo attraversa l’orizzonte degli eventi, la lunghezza d’onda della sua luce cresce sempre di più e perde energia fino a quando si annulla nel vuoto cosmico e nello zero assoluto, senza tuttavia perdere la sua esistenza e la sua memoria.

In questa estrema condizione (singolarità) anche il tempo si ferma, ed anche la luce.

I buchi bianchi sono singolarità unidirezionale (come i buchi neri), luoghi di spazio piccolissimi, ma con massa e gravità elevatissime.

Quando la materia, inghiottita dal buco nero non può comprimersi ulteriormente, si innesca un’enorme pressione verso l’esterno, un rimbalzo quantico, che trasforma il buco nero in buco bianco.

Questa trasformazione è istantanea, fuori dal tempo e dallo spazio.

Il Big Bang è un buco bianco, dato che tutta l’energia e la materia dell’universo generatesi dal Big Bang sono uscite da un buco bianco, o meglio da un buco nero, dove la materia e l’universo erano compressi in un unico punto infinitamente piccolo, attraverso l’esplosione del buco bianco, che si è espanso a una velocità, e con un’energia vertiginosa di trilioni di volte superiore a quella di altre esplosioni.

Noi dobbiamo percepire, captare e acquisire l’energia dell’Universo, quella stessa energia che ha creato le stelle e che scorre dentro di noi, attraverso il DNA e il corpo astrale, quell’energia eterna e infinita, oltre il tempo e lo spazio, che non nasce e non muore, come la singolarità del vuoto, prima del tempo e dello spazio e dopo il tempo e lo spazio, in un eterno ritorno.

Quell’energia che ha creato il φύσις, le arti, le scienze, la cultura, la filosofia, la sociologia e tutte le discipline create dal genio umano.

L’uomo viene al mondo dopo un incalcolabile nulla.

Ecco quindi la risorsa del senso di creare un’armonia tra la lacuna da cui veniamo e quella verso cui andiamo, tra l’inizio e la fine, compendio folgorante e terribile della condizione umana, che tuttavia, attraverso lo spirito, l’anima e l’energia che lo sostiene, è destinata all’eterno (che è il principio e il destino dell’uomo, in funzione del quale fu creato l’universo).

L’energia oscura

L’energia oscura (68,3 %) è una proprietà innata dello spazio intergalattico e anche del vuoto, che non è vuoto, ma pieno di energia “ innata”.

E’ presente in tutto l’Universo in modo uniforme ed è la causa della sua espansione accelerata, dato che, in assenza di una forza di gravità repulsiva, l’espansione dell’Universo dovrebbe rallentare progressivamente e fermarsi per iniziare a comprimersi , dato l’esaurimento della spinta data dall’esplosione primordiale.

Ma da quale forza fu prodotta la grande esplosione primordiale del Cosmo durante un istante impercettibile (dove il tempo e lo spazio sfuggono alla nostra immaginazione), che diede vita all’intero Universo, il quale si espande ancora a causa della suddetta spinta.

Il cosmo si è espanso con l’improvvisa liberazione dell’energia contenuta in un piccolo punto ( la singolarità iniziale), con densità e temperature elevatissime , fino ad arrivare al momento attuale.

E’ evidente, pertanto, che la forza che ha prodotto la grande esplosione, l’espansione del cosmo e la nascita dell’Universo, fu la straordinaria energia contenuta in quella singolarità, in quel punto piccolissimo ed infinito, dal quale è esplosa tutta la materia dell’Universo.

L’energia fu prodotta dalla straordinaria infinta ed estrema concentrazione della materia, bloccata nella stasi dello zero assoluto come nel buco nero, ed oltre il buco nero.

Prima della grande esplosione e dell’inflazione cosmica esistevano soltanto le fluttuazioni quantistiche del vuoto, e l’energia che avrebbe dato origine all’Universo, che era tutto racchiuso in quel punto estremamente denso della materia che sarebbe esploso nel Big Bang, eccitato dalla spinta misteriosa ed estrema dei fotoni, assorbiti dalla straordinaria attrazione di quel punto primordiale. Tutto questo è avvenuto prima del tempo e dello spazio nell’immoto Essere di un gelido e vuoto buco, estremo nero senza luce che conservò tuttavia nel suo “ cuore” tutta la memoria del cosmo, inghiottita per effetto della gravità estrema.

Quel punto non è una particella infinitamente piccola, dato che non è una particella, essendo completamente priva di massa, mentre anche il buco nero ha una massa estremamente concentrata, fino al limite estremo, che è lo zero assoluto.

Il buco nero è un fenomeno che può essere studiato e sperimentato dalla fisica, come puo’ essere sperimentata l’esplosione primordiale dell’Universo, il plasma al altissima temperatura che, raffreddandosi, creò le galassie e le stelle.

Ma noi dobbiamo spingere la nostra ricerca oltre il Big Bang, oltre la grande esplosione, ed oltre il plasma, quando nel vuoto fluttuava soltanto l’energia del cosmo e virtualmente anche la materia infinitamente concentrata dalla estrema gravità, e le particelle virtuali.

Questa è una realtà virtuale , non osservabile, né sperimentabile anche perché è al di fuori del tempo e dello spazio.

Sostenere che l’Universo nacque da un punto “ minuscolo” è un errore, dato che il punto minuscolo ha sempre una sua dimensione pur minuscola, come il nucleo dell’atomo.

In realtà, il concetto sfugge alla comprensione della fisica, che può studiare soltanto le particelle che hanno una dimensione, cioè una realtà fisica osservabile e sperimentabile.

Quel punto è una singolarità, perché sfugge all’osservazione ed è al di fuori del tempo e dello spazio, nel tempo immaginario e nello spazio vuoto.

E’ anche un errore ritenere che trattasi di un punto di elevatissima densità, dato che la massima densità esistente nell’Universo è il buco nero, il cui nucleo puo’ raggiungere dimensioni enormi. E non si tratta neanche di un punto, dato che il punto si associa sempre alla massa e la somma dei punti crea una retta.

Trattasi pertanto di qualcosa di diverso.

L’idea che tutta la materia dell’universo ( galassie nebulose, stelle e pianeti) sia ridotta ad una piccolissima sfera di straordinaria densità, anzi ad un punto infinitamente piccolo, indivisibile ed immateriale, si spiega con l’intensità della compressione, provocata dall’esplosione e dalla morte delle stelle, il cui nucleo si trasforma in un buco nero, dove il tempo e la luce si fermano in una diversa dimensione spazio temporale e la materia scompare, implodendo in un punto immateriale ed immaginario , apparentemente senza ritorno.

Se il tempo si ferma, lo spazio cessa di esistere e la densità raggiunge valori infiniti diventando un serbatoio di capacità infinita: la singolarità che è il confine tra la fisica e la cosmologia.

Il buco nero è il risultato più estremo della gravitazione ( già ipotizzato da Newton) e trattandosi di gravitazione estrema, la compressione da essa provocata non si può arrestare ma procede all’infinito oltre il tempo e lo spazio ( e non si tratta di un fenomeno sperimentabile dato che non puo’ essere studiato, né osservato ).

Ma, mentre i buchi neri super massicci sono sempre una sfera con un diametro che può raggiungere anche dimensioni enormi, quel punto infinitamente denso, che conteneva l’intero Universo, non è una sfera con un raggio, essendo un punto immateriale e indivisibile, dato che la densità di quel punto ha valori infiniti, che vanno oltre il limite dello zero assoluto, dove la materia si ferma, ma esiste in potenza virtualmente.

Il buco nero ha una sua geometria, anche se estrema , mentre quel punto non appartiene alla geometria.

Il buco nero ha una dimensione e una temperatura che il punto estremamente denso che ha creato l’Universo non ha.

L’evaporazione dei buchi neri e la radiazione di Hawking.

Ciò che mantiene la massa del buco nero è la sua straordinaria energia, che potrebbe, tuttavia, essere ceduta alle particelle emesse dal buco nero, il quale perderebbe massa e, di conseguenza perdendo massa ridurrebbe la sua dimensione, fino a scomparire.

Questo processo ipotetico è noto come evaporazione di un buco nero, e l’energia emessa, responsabile anche dell’aumento della temperatura, è la radiazione di Hawking.

Qui entrano in gioco anche le particelle e antiparticelle che fluttuano nel vuoto, insieme all’energia, definite virtuali, perché la loro brevissima vita impedisce di osservarLe direttamente.

Nella singolarità del punto infinitamente denso la temperatura non esiste, come non esiste il tempo e lo spazio, né il movimento, ma una sua piccola variazione può causare variazioni illimitatamente grandi.

Esiste in quel punto singolare, infinito ed immateriale, una grande quantità di energia potenziale che può liberarsi solo quando un certo parametro raggiunge un valore di soglia, in prossimità di quel punto t=0.

Una struttura così minuscola richiede una quantità di energia infinita. Qui entrano in gioco gli effetti quantistici gravitazionali dell’Era di Plank che tuttavia è successiva al “ punto” infinitamente piccolo, dal quale esplode l’intero Universo.

Se tutta la materia dell’Universo era concentrata in un punto infinito, non esiste un punto esatto in cui è avvenuto il B.B. ma questo è avvenuto contemporaneamente in tutto lo spazio, anzi avviene dato che t=0, e il tempo non esiste.

La temperatura minima possibile in natura , lo 0 assoluto

Esiste la temperatura minima possibile in natura , lo 0 assoluto ( – 273° )

Ma non esiste la temperatura massima, perché la temperatura prodotta dal movimento, ammonta all’infinito. Mentre la temperatura massima, che è la stasi completa la materia completamente ferma non può andare oltre la stasi.

Ciò non è vero, perché oltre la stasi c’è quella che viene definita la quarta dimensione e che è un altro universo, dove le leggi del nostro universo non esistono, ne’ esiste la temperatura, ne’ il moto, ne’ la stasi, ne’ il buio, ne’ la luce , ne’ l’esplosione, ne’ l’implosione ; laddove la temperatura massima e minima coincidono, il moto e la stasi si equivalgono, la luce ha velocità 0, il tempo è un attimo eterno, senza tempo.

La stasi totale non può definirsi con un numero, se non con lo 0, o non può misurarsi con un sistema convenzionale ( gradi Celsins o altro), come la velocità della luce non può misurarsi in materia o km.

La scienza umana è arbitraria , e non può rivelare il mistero delle origini e del destino dell’Universo dato che trattasi di eventi fuori del tempo e dello spazio, dove non c’è ne’ temperatura, ne’ velocità ma solo l’attimo immodo dell’eternità e dell’infinito, dove vuoto e pieno, movimento e stasi, caldo e freddo coincidono anzi non esistono.

Tre teorie apparentemente inconciliabili che tuttavia sono esatte-

– l’universo è in espansione

– l’universo è statico e crea continuamente nuova materia

– l’universo respira e passa dall’espansione all’implosione

In verità l’universo è in espansione perchè si espande fin dalla sua origine, il big bang o esplosione che diede origine all’universo.

E’ statico perchè crea sempre nuova materia, come è avvenuto all’origine, quando la materia non esisteva, ma esisteva il vuoto

L’universo si espande e si concentra continuamente, dato che non sarebbe possibile l’espansione, se non esistesse l’antimateria che implode.

L’universo è piatto ed è circolare sferico anzi a spirale, come le Galassie in quanto il cerchio, nella sua massima espansione, è un punto (il punto matematico), indivisibile ed immateriale.

L’universo, nella sua massima espansione, all’infinito è fermo, è statico , è immoto ( Dio motore immobile) come è fermo nella massima concentrazione del buco nero, che assorbe ed inghiotte tutto l’Universo, contenuto in quel punto, che è il nero totale e la massima luce (fiat lux), e che ha in se’ il progetto di tutto l’Universo.

L’infinitamente piccolo coincide con l’infinitamente grande, il nulla ed il tutto, entrambi infiniti, in un punto.

Se vai vero l’infinitamente piccolo o l’infinitamente grande, in realtà vai nella stessa direzione, cioè verso l’infinito che non è ne’ piccolo ne’ grande in quanto non ha una dimensione.

La dimensione dell’infinito è il tutto ed il nulla dove le leggi non esistono ne’ il tempo ne’ lo spazio nè la massa ne’ l’energia, ne’ la gravità, ne’ l’elettromagnetismo, ma solo il caos che ha dato origine all’intero universo, il buio che creò la luce, il vuoto ed il nulla che contiene tutto l’universo.

Ecco perchè non può esistere un’unica legge che regola tutto l’Universo, per il semplice motivo che non esiste alcuna legge dato che non ci sono regole nell’Universo infinito ed eterno.

E’ inutile cercare la teoria del tutto.

Il giornalismo scientifico e la fisica teorica- la ricerca e la sperimentazione

La fisica teorica dovrebbe studiare e difendere la conoscenza dei fenomeni che non sono ancora oggetto di sperimentazione scientifica, dato che i fisici ritengono che non si possono studiare, in quanto si riferiscono a ciò che esisteva prima dell’Universo, al di fuori del tempo e dello spazio, e dell’Universo.

Ma i segni dei suddetti eventi sono tutti presenti nell’Universo, dove esistono il vuoto, la luce, l’energia oscura, la radiazione cosmica di fondo a microonde e i buchi neri.

Tuttavia, anche se la storia dell’umanità è piena di invenzioni scientifiche, che in realtà non lo erano, perché sono state disattese dalle più recenti scoperte scientifiche, non ultima la meccanica quantistica, che ha messo in dubbio tutte le “verità” scientifiche, persino il principio di casualità, senza tuttavia disattendere la teoria della relatività, ideata e scoperta dalla mente geniale di Einstein, ma aggiornata e corretta.

Possiamo afferma con certezza che la nota formula E=mc2 si riferisce alle condizioni del Cosmo prima del Big Bang, dato che nel nostro Universo non esiste la velocità della luce al quadrato, né l’equivalenza tra energia e materia, che si verifica solo nel vuoto “primitivo” prima del Bing Bang.

Gli errori scientifici non meritano il “carbone della befana”, come afferma Federico Baglioni, in quanto si tratta di scoperte e invenzioni scientifiche delle menti più straordinarie, che appartengono al percorso del progresso scientifico dell’Umanità, con i suoi inevitabili errori.

Senza quelle scoperte e quegli errori la scienza non si sarebbe evoluta, e pertanto proprio quegli errori dobbiamo studiare e diffondere, per consentire l’evoluzione della ricerca scientifica attraverso la comunicazione.

Tutte le “verità scientifiche sono state ritrattate, o meglio superate dalle nuove scoperte, senza togliere pregio, tuttavia, alle precedenti scoperte.

Solo una corretta informazione scientifica, che non sia dogmatica, rigida e priva di pregiudizi può contribuire validamente al progresso delle scienze e all’evoluzione del genere umano.

Le scoperte scientifiche non devono essere giudicate, né imposte, ma solo diffuse e manifestate con chiarezza e senza riserve mentali o opinioni personali.

In questo senso l’informazione è verità, anche se non è la Verità, che è inconoscibile (e nessuno lo riconobbe), ma è anche l’esame, lo studio e il controllo delle fonti, che sono sempre diverse, e talora errate, false e illusorie e sfuggono all’attenzione e alla comprensione del giornalista.

Anche la verità e la menzogna coincidono, perché sono un assoluto, come il + o – ∞ (infinito) prima e dopo lo zero, là dove comincia e dove finisce l’infinito.

Tutto quello che possiamo osservare nell’Universo.. non è tutto. Oltre ai colori visti dagli occhi degli esseri umani, ci sono onde invisibili che permeano l’intero cosmo. Come i raggi gamma o i raggi X.

Il cosmo è pieno di colori visibili e invisibili, antichi e nuovi. Ma di tutti questi, c’era un colore che è nato prima di tutti gli altri: il primo colore dell’Universo. Come ben sappiamo è stato il Big Bang, 13.8 miliardi di anni fa, a dare inizio a tutto l’Universo, la cui sostanza e la cui energia non ha né inizio, né fine, nell’eterno fluire dei fotoni virtuali.

Nei primi istanti di vita del cosmo le temperature erano così alte (circa 1 miliardo di gradi Kelvin) che la luce non esisteva. Dopo circa 10 secondi però, i fotoni di luce si manifestarono, fluttuando nel vuoto.

Ma i colori non erano ancora nati. Dobbiamo aspettare ben 380.000 anni, il tempo necessario per il progressivo raffreddamento dello spazio e per permettere ai nuclei e agli elettroni di legarsi in atomi. L’universo primitivo aveva una temperatura – quasi – uniforme, e la sua luce aveva una distribuzione di lunghezza d’onda nota come corpo nero.

Il colore di un corpo nero dipende solo dalla sua temperatura. A circa 3.000 K (la temperatura del cosmo in quel periodo) avrebbe un bagliore bianco-arancio brillante, simile alla luce calda di una vecchia lampadina.

Tuttavia, c’è un problema: gli esseri umani non vedono il colore in modo preciso, e quello che vediamo noi non dipende solo dal colore reale della luce, ma anche dalla sua luminosità. In quel periodo, quindi, tutto ci sarebbe apparso con una gradazione arancione.

Dopo circa 400 milioni di anni, insieme alla nascita delle prime stelle bianche e blu, il cosmo cominciò ad assumere un nuovo colore. Nel 2002,

Karl Glazebrook e Ivan Baldry calcolarono il colore medio di tutta la luce che vediamo oggi dalle stelle e dalle galassie per determinare la “tonalità dominante” dell’Universo.

Quest’ultimo vi sorprenderà: si tratta di un colore simile al “caffè latte” soprannominato, appunto, “latte cosmico”.

° ° °§° ° °

Il metodo scientifico non è verità, ma ricerca della verità, come il bianco non è un colore, ma la prospettiva e la speranza del colore.

Solo se chiudiamo gli occhi, possiamo vedere tutti i colori, sia quelli percepibili con la vista, sia quelli invisibili, perché vediamo solo il nero, che contiene tutti i colori.

Questa è una creazione della nostra mente, o semplicemente un’illusione o una magia o il confine tra la realtà e il sogno?

Gorgia da Lentini sostiene che la verità non esiste, e anche se si potesse conoscere, la nostra conoscenza non sarebbe comunicabile agli altri.

In un certo senso sembra che l’affermazione sia la negazione del giornalismo, ma secondo me rappresenta l’affermazione e l’importanza della comunicazione dei fatti, degli eventi e del verosimile, che è la continua ricerca della verità scientifica, la quale ci sfugge tra le mani, perché la ricerca è in continuo divenire, come l’Universo.

Tuttavia lo stesso Gorgia riteneva che si può sostenere con la stessa convinzione una tesi scientifica e il suo contrario, come è sempre avvenuto

nella lunga storia dell’umanità, che governa forse l’unico pianeta abitato di questo nostro Universo.

Gorgia da Lentini, è l’inventore dell’arte retorica, seguita dai sofisti e dagli oratori avvocati siciliani Lisia e Isocrate.

La retorica è il potere seduttivo e quasi magico della parola e della carta stampata che affascina, inibendo i sensi.; la forza e la magia dell’intelletto, della comunicazione e della conoscenza, questa illusoria conoscenza della nostra mente.

Su una cosa si può sostenere una teoria e il suo contrario, quindi non esiste una sola verità universale, ma solo il “verosimile”.

La verità scientifica, come il colore, sono illusione, inganno della nostra mente.

Ciò che conta è la ricerca scientifica, l’inarrestabile, disperato divenire della conoscenza.

Ma senza l’illusione dei colori non esisterebbe l’arte.

Allo stesso modo, senza l’illusione della verità, non esisterebbe ricerca scientifica.

E non è inutile la comunicazione, anche se qualcuno sostiene che la conoscenza non esiste, e se esistesse, non si potrebbe comunicare agli altri.

Ciò sosteneva però una mente molto speculativa, che inventò la retorica e la magia della parola.

In principio c’era il verbo, ma nessuno lo ha riconosciuto.

Questo è il fascino e il mistero della parola, la continua, infinita ricerca di quella verità, che nessuno potrà mai conoscere, come l’infinito e l’eterno.

L’informazione si fa anche con le immagini, la fotografia, la cinematografia, la televisione , l’informatica, la pittura e l’intelligenza artificiale.

Il giornalismo, la scienza, la tecnologia .

I mutamenti e l’aggiornamento con le ultime scoperte della tecnologia . Tuttavia l’intelligenza umana e l’intelligenza artificiale devono essere distinte, per ovvi motivi, dato che i robots non hanno sentimenti ne’ emozioni.

Ci dovremmo soffermare e puntare la nostra attenzione e i nostri occhi sulle immagini e sui colori dell’Universo, per percepire la bellezza che irradia il mondo di luce e capire che i nostri sensi ci ingannano. Ci sono ancora nell’aria che respiriamo anche se un po’ inquinata dalle fabbriche e dalle industrie ( e non solo), le tracce di quell’etere che per tanti secoli riempi’ gli spazi siderali e custodiamo nel nostro DNA l’eredità che ci hanno lasciato i grandi geni e le menti illuminate, delle esperienze , delle storie e della vita passate trasmesse nei cromosomi , nei ricorrenti cicli delle esistenze.

Sono queste le informazioni che tramanderemo alle generazioni future e questo è il lungo cammino del genere umano , in questa storia millenaria di un piccolo atomo del cosmo infinito.

Opera scientifica maremoto e terremoto

Ho immaginato un’onda assassina che avvolge le case e uccide la vita.

E intravedo ancora, tra le macerie, i resti della distruzione della morte e del pianto illuminati dal punto bianco dell’esplosione.

In fondo, alla valle, lassù, sul monte Etna, brucia ancora il plasma rossastro di una colata lavica.

Non c’è anima viva che vaga tra le macerie, né uomini, né bestie, né cani, mentre i bagliori di lava ed esplosioni di luce bianca e spettrale si irradiano tra i resti della città perduta.

Questi eventi estremi, diluvi, trombe d’aria, terremoti, maremoti, desertificazione, alta temperatura, mi fanno pensare ai diluvi di Leonardo e ai cambiamenti climatici, dato che la temperatura è la causa della creazione e della distruzione dell’ambiente e della vita.

E tante pietre antiche che assistono immote al tramonto e alla fine di una civiltà spenta per sempre.

E l’azzurro mare, lassù si riappropria della terra spinto dall’energia immane e violenta dell’onda di maremoto. Ma forse laggiù una nuova luce appare, oltre l’orizzonte.

La terra e la vita, gli alberi e i boschi sono stati inghiottiti dai caldi umori degli abissi ma tutto appare come una festa di colori e di luce.

Opera scientifica: le Galassie lontane

Ho percepito per un istante la luce estrema delle galassie lontane e remote che vagano verso l’infinito e il fulgore delle stelle, eccitate dai fotoni virtuali che fluttuano nel vuoto cosmico.

Ho colto la luce opaca dell’Universo primordiale e quella invisibile agli occhi irradiata dai quasar estremi, che non potremo mai vedere, oltre l’espansione del cosmo e il buio eterno nell’ utero di ghiaccio, dove non arriva la luce.

Ho chiuso gli occhi e ho colto a piene mani tutti i colori irradiati dal prisma di luce liquida, che custodisce tutti i colori dell’Universo, quelli visibili e quelli invisibili.

Nasce così l’opera che rappresenta le galassie e gli ammassi di galassie, che con il loro vuoto a spirale trascinano la materia e le stelle verso il vuoto infinito, ma ti abbagliano gli occhi con l’esplosione della luce, dei gialli, dei viola, dei rossi, dei blu, che si manifestano in base alla temperatura fino al bianco che è la sintesi di tutti i colori (e non è un colore).

E’ tutta questa fantastica luce esplode dal buio degli spazi siderali e dal nero opaco e profondo del buco nero.

Big bang

Il B.B. non è stato un’esplosione ma un’espansione dello spazio-tempo avvenuto contemporaneamente in tutto lo spazio ed in tutti i punti dell’universo, dato che nell’Universo non c’è un centro, un luogo del B.B. né minimo nè un tempo in cui è avvenuta l’espansione, che non è stata, né sarà ma è presente, come è presente il B.B. la materia l’energia, lo spazio.

La luce e il tempo, la velocità della luce al quadrato. Ma che cosa si è espanso?

Si dice che si trattò di un punto nel quale era concentrata tutta la materia dell’Universo. Ma trattandosi di un punto infinito, il punto zero, detto punto non può avere una dimensione finita, ma solo una dimensione infinita, che si espande all’infinito.

Il B.B. è la condizione estrema primordiale, precedente alla formazione di qualsiasi galassia. E’la radiazione cosmica di fondo, è costituita dai fotoni esistenti al momento del disaccoppiamento conferma la corretta descrizione dell’evoluzione dell’universo e che non esistevano per tutto Universo; hanno un inizio e una fine e sono presenti in tutti gli spazi dell’universo e della materia compreso il vuoto.

La luce in un certo senso coincide con lo spazio tempo che nel B.B. non esiste, dato che non ha un inizio , né una fine e neanche un luogo, perché avviene contemporaneamente in tutto lo spazio. Sia la materia che l’energia che il tempo e lo spazio esistono grazie alla luce in base alla nota formula E= mc dove sia l’energia che la materia dipendono dal tempo e dallo spazio cioè dal tempo infinito che impiega la luce per spostarsi nello spazio vuoto.

Le strutture nell’Universo primordiale

Ma come si concilia questa evoluzione con la tesi sopra esposta? Con il fatto che nel momento del disaccoppiamento la temperatura nello spazio scese abbastanza da separare o disaccoppiare la materia dalla luce, mentre prima la luce era intrappolata perché veniva assorbita dalla materia ad altissima temperatura (il plasma che rappresenta il 99%della materia dell’Universo). Le onde della luce sono nello spazio tempo e avvolgono tutto l’Universo.

Ma dove si espande l’Universo, se non ha un centro, da cui parte l’espansione e un limite esterno verso il quale si espande? Ciò puo’avvenire soltanto nel tempo e nello spazio, dato che non si puo’ concepire l’espansione al di fuori del tempo e dello spazio; ma si può concepire in uno spazio ed in un tempo infiniti dove lo spazio è un punto infinito e il tempo è un attimo eterno ( T=0).

Il Big Bang non è “esploso” in una sola direzione dello spazio e del tempo, ma in tutte le direzioni, in una spirale infinita che non si è fermata e non si fermerà mai.

Ma dov’era il punto infinitamente “piccolo”, che è esploso in un tempo senza tempo in uno spazio infinito?

La domanda non ha senso perché nella singolarità non esiste né il tempo né lo spazio, né c’è un inizio o una fine, ma solo un attimo eterno, ed esiste solo il vuoto cosmico che contiene le stelle e le galassie, e che si espande anche nel vuoto senza direzione, né metà.

Non c’è un centro nell’universo, né un confine esterno.

In un certo senso, la teoria geocentrica è corretta, dato che quando l’uomo percepisce, studia e osserva l’universo si trova al centro, in quanto le stelle, le galassie, le , lo spazio e il tempo si espandono attorno a lui in tutte le direzioni, e non si può scegliere una direzione, dato che è un’espansione infinita non può avere una direzione, altrimenti sarebbe limitata nel tempo e nello spazio.

Non ci può essere un inizio e una fine, dato che se l’uomo si spinge ai confini “esterni” dell’universo, torna indietro nel tempo e nello spazio fino ai primi istanti dell’universo, quando esisteva soltanto il vuoto e il punto zero, che si trovano al confine della massima espansione dell’universo futuro e nel passato (che all’infinito si identificano).

Buco nero al contro della Galassia

Il buco nero al contro della Galassia dimostra che la Galassia verrà assorbita e risucchiata dal buco nero, il quale si espande e diventa sempre più grande , più compatto e più freddo, risucchiando le stelle che gravitano attorno all’orizzonte degli eventi.

Verrà un tempo in cui il buco risucchierà tutte le stelle della Galassia e sarà la fine della Galassia ( bing trunck).

Ma sarà anche l’inizio di un’altra Galassia, creata dall’esplosione (o evaporazione) del buco nero (big bang), il quale, quando avrà raggiunto il massimo della sua concentrazione, con l’annicchimento della materia (il vuoto) si trasformerà in buco bianco, che è una regione da cui materia ed energia emergono in modo molto violento, creando un altro universo.

Il Big bang, che ha dato origine al nostro universo (ed agli altri universi), e’ un enorme buco bianco, che trae origine dalla contrazione estrema del buco nero e dalla fase inflazionistica causata dalla suddetta concentrazione.

Il buco nero è creato dalla forza di Gravità mentre il buco bianco trae origine dalla contrapposta fase inflazionistica.

Nel buco bianco il tempo scorre al contrario creando uno spazio temporale.

I buchi neri terminano il loro ciclo vitale trasformandosi in buchi bianchi che spazzano nello spazio esterno ed in maniera violenta ed esplosiva, tutta la materia che hanno attratto quando erano buchi neri.

L’espansione cosmica . La singolarità della materia gravitazionale dove la densità della materia e la curvatura dello spazio diventano infiniti (come infinito è il punto).

A questo punto la gravità quantistica arretrerà il collasso gravitazionale, il buco nero creando il buco bianco, in quanto la concentrazione del buco nero non può andare oltre e deve tornare indietro nello spazio e nel tempo.

E’ il rimbalzo quantistico che trasforma il buco nero in buco bianco. L’universo ha avuto origine da un rimbalzo quantico ” Big Bounce” Carlo Ravelli fisico

La materia divorata di buchi neri viene rilasciata sotto forma di radiazione .

La radiazione di Hawking e la scomparsa del buco nero e della materia da esso inghiottita.

Il cerchio

Quando il cerchio si espande all’infinito il 3,14 (pi greco) diventa zero, dato che moltiplicando qualsiasi numero per zero, che è il raggio all’infinito, si ottiene zero.

In tal caso, raggio per due per 3,14 è uguale a zero, che è la circonferenza del cerchio all’infinito.

Così come il cerchio minimo, che è un punto, è uguale a zero.

Così come l’area del cerchio all’infinito è uguale a zero, dato che moltiplicando il raggio al quadrato, che è uguale a zero (zero x zero = zero) per 3,14, si ottiene sempre zero.

Le rette parallele si incontrano all’infinito, perché tutte le rette all’infinito sono un punto.

Come la luce all’infinito è ferma (T=0) come il tempo nell’eternità è un attimo.

Il Cosmo lontano e il cosmo antico

Il cosmo lontano è il cosmo antico dato che, quanto piu’ lontano si osserva piu’ tempo avrà impiegato la luce proveniente da quei luoghi per raggiungere la terra.

L’informazione portata dalla luce non corrisponde al momento attuale ma al passato, all’istante dell’emissione. Ad ogni distanza nello spazio, puo’ essere associata il suo tempo retrospettivo.

Questa è la conferma della teoria di Einstein sullo spazio tempo.

Gli ammassi di galassie attuali sono quelli piu’ vicini , mentre quelli del passato sono piu’lontani dato che il tempo e lo spazio, su larga scala, coincidono; e ciò conferma la teoria dell’evoluzione del cosmo della materia, dello spazio e dell’energia nel corso del tempo e dell’evoluzione chimica dell’Universo, dato che i metalli dell’Universo , dei quali siamo composti, vengono creati all’interno delle stelle, dove gli atomi sono totalmente ionizzati, carenti di elettroni e quindi privi di materia e delle sostanze chimiche come il carbonio che hanno creato la vita.

Ma gli elettroni e quindi gli atomi, la materia e la vita sono creati dai fotoni di luce ( Fiat lux) rappresentata dalla radiazione cosmica di fondo o radiazione elettromagnetica – luce di microonde – che riempe tutto lo spazio ed è identificata in tutte le direzioni.

La spiegazione che offre la teoria del Big bang alla radiazione di fondo è la piu’ semplice e solida. L’espansione dell’Universo portata all’indietro fino al passato piu’ remoto, conduce in modo inevitabile ad un Universo denso, caldo e carente di struttura, una specie di zuppa quasi omogenea formata da particelle elementari ad altissima temperatura, nella quale non ci sono stelle, pianete né galassie, ma solo oggetti ultramicroscopici del mondo quantistico, ed energia in forma di fotoni.

Logicamente, se si applica il concetto di tempo retrospettivo, nel guardare ogni volta piu’ lontano tenderemmo a trovarci in ultima istanza, davanti a una muraglia di luce lontanissima, corrispondente alla visione reale dell’Universo all’epoca in cui si trovava in questo stato di zuppa quantistica calda.

Oltretutto, la luce lontana tenderebbe a comportarsi in realtà come un limite insormontabile, visto che in stati precedenti ed ancora piu’ caldi il plasma denso che riempiva tutto il cosmo doveva essere piu’ opaco, totalmente insuperabile dalla luce. Bene, è esattamente questo che si osserva: la radiazione di fondo non è altro che l’aspetto dell’Universo primitivo visto dalla Terra. Anche se questa radiazione dovette giungere da un plasma a varie migliaia di gradi di temperatura, la luce emessa allora ha subito lo spostamento verso il rosso cosmologico e appare ora, nell’identificarla da qui, nella regione delle lunghezze d’onda corrispondenti alle microonde.

L’aspetto del fondo cosmico delle microonde contiene una quantità sconvolgente di informazioni sull’universo primitivo e il suo studio dettagliato costituisce un campo di attività molto florido dell’astrofisica moderna.

Se vai oltre il B.B. trovi soltanto la luce, i fotoni virtuali di luce, quell’energia minima primitiva del vuoto che si…………………. con le particelle e crea la materia.

La particella di Dio

La particella di Dio è il fotone, dato che la luce è l’unica particella (che particella non è) che è priva di materia e di carica elettrica, e che si espande contemporaneamente ed istantaneamente in tutte le direzioni alla massima velocità esistente nell’universo, dato che il fotone è fermo.

Inoltre il fotone non è né caldo, né freddo. Il fotone è quel seme che è esploso con il big bang, prima dell’Universo, e non è stato creato, perché è sempre esistito, nel punto immateriale e privo di carica elettrica che è esploso, creando l’universo.

Fiat Lux, et lux facta est.

La particella di Dio non è il bosone di Higgs ma il fotone di Dimitri Salonia.

Il fotone è l’unica particella che non si scontra con la materia né con l’antimateria e non viene annichilata neanche dal buio che l’assorbe senza distruggerla, in quanto esplode con il buco bianco, in tutte le direzioni alla massima velocità esistente nell’Universo.

In quel punto “fotonico” immateriale (dato che il fotone è immateriale) di una densità estrema, che in potenza presuppone un’esplosione infinita ed eterna, c’era (c’è) tutta la materia e l’energia dell’Universo, dallo zero assoluto all’eterno divenire, in modo perpetuo.

Il fotone è immateriale e indistruttibile, dato che non viene distrutto neanche dal buio, né dal buco nero.

Il fotone è prima e oltre il tempo e lo spazio, perché è prima del tempo e dello spazio.

I 300.000 Km al secondo sono una convenzione, trattandosi di una misura relativa (Einstein).

Il Plasma eterno

Il Plasma eterno è il sacro fuoco dell’arte. L’energia cosmica della radiazione di fondo che attraversa e riempe il vuoto intergalattico. Lo zero assoluto e il freddo estremo della morte.

L’onda e il calore dello spirito che vagano negli spazi interstellari.

Il vuoto e il nulla che creano l’universo e la vita attraverso la luce. Ed il senso dell’intelletto che esplode dal nulla eterno. Il volo pindarico e la poesia dell’esistenza. E tutto si ferma e risorge per sempre. E l’aria e l’etere che alita l’infinito e il tempo ed avvolge le stelle ed il nostro respiro nel vortice della vita .

Abbiamo trovato una strana impronta sulle sponde dell’ignoto

Il giornalismo scientifico

Workshop Nazionale

IL GIORNALISMO SCIENTIFICO

AI GIORNI NOSTRI”

13 gennaio 2023 ore 9:00

Sala Accademia Peloritana dei Pericolanti

Piazza Pugliatti 1

Università di Messina

Il colore e la ricerca applicata alla pittura. Come il metodo scientifico può incidere anche nella pittura”.

Il primo e l’ultimo colore prima e dopo la fine dell’Universo è il nero, prima e dopo la luce, perché contiene tutti i colori (che sono soltanto illusione ottica dei nostri sensi, dato che, in assenza della vista, non verrebbero percepiti), mentre i fotoni della luce sono una realtà oggettiva, creata dall’esplosione del Big Bang.

Il nero è sempre il nero, e non si può andare oltre il buco nero, che assorbe anche la luce, il bianco dei fotoni, che è la sintesi riflessa di tutti i colori, sia di quelli visibili, che di quelli invisibili (che pur esistono in natura, anche se non vengono percepiti dai nostri occhi).

Il primo colore dell’Universo dopo la comparsa dei fotoni e della luce è il bianco arancio brillante (gradazione arancione), mentre il caffè latte, il latte cosmico, è il colore dominante del nostro Universo.

Se chiudiamo gli occhi possiamo vedere tutti i colori, perché possiamo percepire solo il nero; ciò perché il colore non è creato dalla percezione, né dai sensi, né dalla vista, ma dalla nostra mente.

Alle origini del nostro Universo, quando la temperatura era troppo alta, non esistevano i fotoni, e neanche la luce, e neanche i colori, ma solo il nero (il buio, data l’assenza della luce) e il bianco abbagliante dell’esplosione primordiale, che non potevano essere percepiti.

La luce è vibrazione della materia e dell’energia, dato che nei fotoni la materia e l’energia si identificano (E=Mc2).

La temperatura minima (stasi assoluta, pari a -273, gradi C°) e la temperatura massima, pari a trilioni di trilioni di trilioni di gradi (radiazione assoluta) coincidono.

Nello stesso tempo il nero contiene tutti i colori, perché li ha assorbiti, mentre il bianco, è la somma di tutti i colori, perché li riflette tutti, creando l’illusione del colore.

Anche il nero assoluto e il bianco assoluto coincidono, perché non esistono, come lo zero e il punto (entrambi indivisibili e non percepibili).

Se proviamo ad espandere un cerchio all’infinito, diventerà una retta, che coincide con il punto indivisibile e infinito.

Una retta infinita è un punto infinito, come le rette parallele si incontrano all’infinito in un punto (che non è divisibile, perché è infinito).

Tutto questo va oltre la comprensione umana, dove un attimo coincide con l’eternità.

Anche la verità e la menzogna coincidono, perché sono un assoluto, come il + o – ∞ (infinito) prima e dopo lo zero, là dove comincia e dove finisce l’infinito.

Tutto quello che possiamo osservare nell’Universo.. non è tutto. Oltre ai colori visti dagli occhi degli esseri umani, ci sono onde invisibili che permeano l’interno cosmo. Come i raggi gamma o i raggi X.

Il cosmo è pieno di colori visibili e invisibili, antichi e nuovi. Ma di tutti questi, c’era un colore che è nato prima di tutti gli altri: il primo colore dell’Universo. Come ben sappiamo è stato il Big Bang, 13.8 miliardi di anni fa, a dare inizio a tutto.

Nei primi istanti di vita del cosmo le temperature erano così alte (circa 1 miliardo di gradi Kelvin) che la luce non esisteva. Dopo circa 10 secondi però, si crearono i fotoni (la luce).

Ma i colori non erano ancora nati. Dobbiamo aspettare ben 380.000 anni, il tempo necessario per il progressivo raffreddamento dello spazio e per permettere ai nuclei e gli elettroni di legarsi in atomi. L’universo primitivo aveva una temperatura – quasi – uniforme, e la sua luce aveva una distribuzione di lunghezze d’onda nota come corpo nero.

Il colore di un corpo nero dipende solo dalla sua temperatura. A circa 3.000 K (la temperatura del cosmo in quel periodo) avrebbe un bagliore bianco-arancio brillante, simile alla luce calda di una vecchia lampadina.

Tuttavia, c’è un problema: gli esseri umani non vedono il colore in modo preciso, e quello che vediamo noi non dipende solo dal colore reale della luce, ma anche dalla sua luminosità. In quel periodo, quindi, tutto ci sarebbe apparso con una gradazione arancione.

Dopo circa 400 milioni di anni, insieme alla nascita delle prime stelle bianche e blu, il cosmo cominciò ad assumere un nuovo colore. Nel 2002,

Karl Glazebrook e Ivan Baldry calcolarono il colore medio di tutta la luce che vediamo oggi dalle stelle e dalle galassie per determinare la “tonalità dominante” dell’Universo.

Quest’ultimo vi sorprenderà: si tratta di un colore simile al “caffè latte” soprannominato, appunto, “latte cosmico”.

° ° °§° ° °

Il metodo scientifico non è verità, ma ricerca della verità, come il bianco non è un colore, ma la prospettiva e la speranza del colore.

Solo se chiudiamo gli occhi, possiamo vedere tutti i colori, sia quelli percepibili con la vista, sia quelli invisibili, perché vediamo solo il nero, che contiene tutti i colori.

Questa è una creazione della nostra mente, o semplicemente un’illusione o una magia o il confine tra la realtà e il sogno?

Gorgia da Lentini sostiene che la verità non esiste, e anche se si potesse conoscere, la nostra conoscenza non sarebbe comunicabile agli altri.

In un certo senso sembra che l’affermazione sia la negazione del giornalismo, ma secondo me rappresenta l’affermazione e l’importanza della comunicazione dei fatti, degli eventi e del verosimile, che è la continua ricerca della verità scientifica, la quale ci sfugge tra le mani, perché la ricerca è in continuo divenire.

Tuttavia lo stesso Gorgia riteneva che si può sostenere con la stessa convinzione una tesi scientifica e il suo contrario, come è sempre avvenuto

nella lunga storia dell’umanità, che governa forse l’unico pianeta abitato di questo nostro Universo.

Gorgia da Lentini, è l’inventore dell’arte retorica, seguita dai sofisti e dagli oratori avvocati siciliani Lisia e Isocrate.

Il potere seduttivo e quasi magico della parola e della carta stampata che affascina, inibendo i sensi. La forza e la magia dell’intelletto e della comunicazione.

Su una cosa si può sostenere una teoria e il suo contrario, quindi non esiste una sola verità universale, ma solo il “verosimile”.

La verità scientifica, come il colore, sono illusione, inganno della nostra mente.

Ciò che conta è la ricerca scientifica, il divenire della conoscenza.

Ma senza l’illusione dei colori non esisterebbe l’arte.

Allo stesso modo, senza l’illusione della verità, non esisterebbe ricerca scientifica.

E non è inutile la comunicazione, anche se qualcuno sostiene che la conoscenza non esiste, e se esistesse, non si potrebbe comunicare agli altri.

Ciò sosteneva però una mente molto speculativa, che inventò la retorica e la magia della parola.

In principio c’era il verbo, ma nessuno lo ha riconosciuto.

Questo è il fascino e il mistero della parola, la continua, infinita ricerca di quella verità, che nessuno potrà mai conoscere, come l’infinito e l’eterno.

Dimitri Salonia

Il punto indivisibile

Il punto indivisibile e immateriale esploso nel Bing Bang conteneva e custodiva tuttavia l’energia e la materia dell’Universo, come la somma dei punti matematici crea la retta, una retta infinita (non un segmento limitato nel tempo e nello spazio).

Achille non raggiungerà mai la tartaruga, questo è il paradosso del Sofista Zenone da Colofone.

Il punto coincide con l’infinito, come lo zero coincide con l’ultimo della serie dei numeri positivi e negativi 0 = + o meno infinito.

Un cerchio infinito è un punto.

l vuoto assoluto non può esistere perchè la materia è divisibile all’infinito e il vuoto riscontrato nei protoni e nei neutroni (oltre che nello spazio tra gli elettroni e il nucleo dell’atomo) non è il vuoto assoluto , tanto è vero che la temperatura del cd. vuoto non è lo zero assoluto che si registra nella massima espansione e nella massima concentrazione della materia , cioè ai confini dell’universo e nel buco nero.

Come non può esistere il nulla dato che nell’Universo ” nulla si crea e nulla si distrugge”.

Aristotele affermava che la natura rifugge il vuoto . Ed è vero perchè la natura riempe il vuoto , creando nuove particelle . Ecco perchè non esiste il vuoto totale.

Nel c.d vuoto assoluto, la luce si propaga alla massima velocità possibile, dato che il vuoto consente le condizioni estreme per la massima velocità della luce, per lo zero assoluto e per la massima temperatura . E’ l’etere la sostanza fondamentale dell’universo da cui tutto è governato e si annulla. E nel vuoto assoluto la velocità della luce è uguale a zero, perchè la luce èassorbita dal buco nero .

Se l’Universo si è formato dal vuoto ( Big Bang) e tende al vuoto ( buco nero) , l’espansione dell’Universo generata, della sua formazione e anche l’origine della sua fine.

L’energia oscura creata dal vuoto, sta determinando l’evoluzione e l’espansione dell’Universo (energia repulsiva ) e la sua fine ( l’implosione del buco nero) attraverso la radiazione di Hawking.

Il vuoto muta con disastrose conseguenze che sono l’esplosione che da’ origine all’Universo e l’implosione che crea la sua fine.

Che cosa c’era prima del Big Bang?

C’era il vuoto che non e’ vuoto assoluto (non e’ il nulla) dato che la natura rifugge il vuoto . Se esistesse il vuoto assoluto non esisterebbe il vuoto, dato che il vuoto assoluto senza particelle ne’ ne’ radiazioni ne’ progetto che e’ il verbo sarebbe il nulla, cioe’ non esisterebbe.

Il vuoto assoluto sarebbe la massima densità della materia e dell’energia, sarebbe il tutto.

Ma, come non esiste il nulla, non esiste neanche il tutto o forse è l’unico essere perchè tutto il resto è precario e apparente e nessuno lo riconosce.

l vuoto non è realmente vuoto, ma pieno di fotoni virtuali ( Steven Girvin) e di energia. Una luce che nasce dal nulla. E’ l’effetto Casimir ( fiat lux et lux facta est).

Il vuoto è spesso pensato come uno spazio senza alcun oggetto, ma i fisici hanno scoperto un nuovo modo per ottenere qualcosa da questo nulla apparente: un lampo di luce. I fotoni e i quanti di luce possono saltare dentro e fuori nel vuoto.

Questo puo’ chiarire i primi istanti dell’Universo. L’inquietante azione a distanza di Einstein. Quando erano ancora le tenebre a ricoprire l’abisso- Genesi I, 3.

E’ il celebre imperativo divino che da’ via al Creato, con l’elemento primordiale della luce. Folgorante è l’affermazione della prima lettera di Giovanni : “ Dio è luce” . La luce, come Dio, è trascendente, esterna a noi e ci supera, ma ci avvolge, ci riscalda, ci pervade e ci rivela. Per questo, Cristo è definito “ la luce vera che illumina ogni uomo “ ( Gianfranco Ravasi). Il vuoto cosmico puo’ alterare le caratteristiche di un raggio di luce che lo attraversi (la birifrangenza del vuoto).

Un team svedese ha dimostrato che le particelle virtuali in un vuoto possono generare fotoni visibili. I fisici svedesi sono riusciti a far uscire alcuni fotoni dalla loro condizione di virtualità, facendoli diventare reali, ovvero, trasformandoli in luce ( fiat lux).

La radiazione sotto forma di microonde. La frequenza dei fotoni che compaiono a coppie somate, dovevano coincidere con la frequenza di oscillazione dello squid, in modo che non si infrangessero le leggi di conservazione dell’energia, perché i fotoni non hanno massa e fanno scattare i processi di condensazione anziché annichilarsi o autodistruggersi. Come dal vuoto cosmico sia nato l’Universo.

L’energia dei fotoni virtuali ha fatto esplodere quel punto ad altissima densità infinita che conteneva tutto l’Universo, trasformando i fotoni virtuali in fotoni reali che, interagendo con le particelle, hanno creato la materia.

E avvenne la trasformazione dell’energia in materia, attraverso la luce, che si irradia nello spazio infinito, secondo la nota formula di Einstein E =mc dallo zero assoluto e dal nulla, alla temperatura di miliardi, di miliari di miliardi di gradi del plasma e del brodo cosmico ionizzato, alla materia, alle galassie, alle stelle, all’uomo.

La stessa condizione di vuoto cosmico, dovuto all’espansione infinita dell’Universo, si verifica ai confini del Cosmo, dove la luce, rappresentata dai fotoni reali, non arriva e dove regna lo zero assoluto e il vuoto, ed esiste soltanto la bassa energia dei fotoni virtuali, come nei buchi neri e nel vuoto prima del Big Bang, dove la materia si concentra in un punto infinito e infinitamente concentrato che si espanderà , a sua volta, in un’altra espansione, infinita ed eterna.

Ma l’energia virtuale della luce è la stessa energia che domina e governa il nostro spirito e crea galassie e stelle; quello Spirito Santo delle Sacre Scritture, che non è materia, ma energia pura creata dal vuoto.

E se andiamo ad esplorare le particelle subatomiche, che sono divisibili all’infinito, ci rendiamo conto che esiste solo l’energia, la stessa pura energia dello spirito, eterna ed immutabile e non creata.

A questo punto, ci dobbiamo soffermare sull’energia oscura, quell’energia sconosciuta alla scienza perché non si può sperimentare, né vedere, né percepire nel nostro universo, che esiste solo nel vuoto cosmico e nel vuoto del buco nero, di densità estrema e totale assenza di materia e bassissima temperatura ( – 273 °C).

Proprio ma di queste fluttuazioni quantistiche che permeano il vuoto potrebbe essere scappato di mano ed aver prodotto una quantità di energia enorme in un momento estremamente preciso, ossia nell’Universo sarebbe nato l’Universo.

L’Universo non è circondato dal nulla, ma dall’Universo o meglio dall’Energia oscura del vuoto, dove tempo e spazio perdono ogni significato.

Il nulla è un vuoto fisico ancora più profondo tenuto insieme dalla materia oscura.

I vuoti mostrano una correlazione con la radiazione cosmica di fondo a microonde, e con l’esistenza dell’energia oscura, che è il motore dell’espansione dell’Universo.

L’energia oscura è definita energia del vuoto che è una quantità di energia presente ovunque nello spazio, anche quando privo di materia.

Questa energia è legata alle fluttuazioni quantistiche che determinano la continua fugace comparsa e annichilazione di particelle e antiparticelle.

L’energia del vuoto produce l’emissione spontanea di luce o raggi gamma, fornendo una spiegazione dell’energia oscura, o di punto zero e si fluttua con le particelle virtuali che nel vuoto sono generate e distrutte (fluttuazioni del vuoto).

Quando le galassie si spingeranno oltre l’orizzonte cosmico, a una velocità sempre maggiore, superiore a quella della luce, andando incontro alla morte termica, tutte le strutture dell’Universo e gli atomi stessi si autodistruggeranno in un Big Rip ( grande strappo), ma resterà sempre l’energia, che darà luogo ad un altro Big Bang.

L’importanza della fisica teorica

In principio era l’energia che è luce e massa, è movimento ed è calore, è elettricità ed è vita.

Un pallido riflesso dell’energia primordiale muove pure le nostre vite, illumina e riscalda le nostre notti.

Il vuoto è pieno di particelle fantasma che forti campi elettrici o gravitazionali possono richiamare in vita.

Per ottenere il vuoto, dobbiamo togliere tutta l’energia ed anche i fotoni di luce che si comportano come delle particelle dotate di energia, secondo la formula di Plank E= h . Ma nel vuoto appaiono e scompaiono continuamente tutte le particelle e vengono continuamente create e distrutte coppie di particelle ed antiparticelle che compaiono dal nulla.

Tutto questo avviene nel nostro Universo ed è anche sperimentato negli acceleratori, ma resta pure un mistero, perché gli scienziati possono sperimentare soltanto il falso vuoto, dato che il vuoto reale, infinito, punto zero esiste al di fuori del tempo e dello spazio, prima del BB, e non puo’ essere percepito nel tempo e nello spazio ma solo “ intuito” dalla fisica teorica.

Il vuoto si può studiare soltanto attraverso esperimenti ad alta energia e l’alta energia distrugge il vuoto, che è lo Stato di energia minima necessario per eccitare i campi e produrre le fluttuazioni che, eccitando le particelle creano la materia( E= mc ) dove E è l’energia minima che esiste solo nel vuoto reale, svolgendo la sua funzione creativa della materia attraverso la luce.

Il falso vuoto e il vero vuoto

Quando un campo sta nello stato di energia minima possibile, si trova nel suo stato di vuoto, dato che i campi nel vuoto presentano delle piccole fluttuazioni che oscillano intorno al minimo dell’energia. Si dice che il campo è nel punto minimo di energia, nel suo vuoto, dato che può oscillare, ma costerà energia e tornerà di nuovo al vuoto, cioè al punto minimo di energia.

Tali oscillazioni sono le particelle che emergono e si riassorbono nel vuoto.

Quando il campo ha un valore uguale a zero ( stato nullo) con la minima energia e senza particelle reali, si tratta di un vero vuoto.

Se invece lo Stato nullo non corrisponde all’energia minima, in quanto per portare il campo a un campo di Higgs.

Vuoto falso – vuoto vero

Falso vuoto cosmologia

La situazione senza particelle associate, bisogna fornirgli energia, questo stato viene chiamato falso vuoto.

Tuttavia il falso vuoto è instabile, perche’ qualsiasi perturbazione, per quanto minima, farà sì chl’univere il campo esplori stati in cui l’energia sia minore, che nel suo stato nullo ( di falso vuoto).

Siccome qualsiasi sistema tende al proprio stato di energia minima, il campo finirà per cadere nel suo minimo, prendendo un valore differente da zero. Questo è il caso del campo di Higgs.

Dato che il campo con valore zero (nullo) è instabile, il falso vuoto ( che non è veramente vuoto e non è pieno di particelle e non ha energia minima), tende ad esplodere nel vero vuoto, creando materia: è ciò che è avvenuto con il Big Bang, dato che tutta la materia dell’Universo, contenuta nel punto zero di massima intensità è esplosa dall’energia minima del vero vuoto, attraverso i fotoni di luce.

La creazione ( meglio esplosione ) dell’Universo dal falso vuoto con valore zero, è un evento che doveva necessariamente avvenire, data l’instabilità del nulla, che non puo’ esistere, né durare, stante la necessità dell’esistenza di particelle associate e la tendenza all’energia minima, che ha esplodere il vuoto, combinandosi con le particelle, attraverso i fotoni di luce (E = mc ), dove E è l’energia minima del vuoto , “ m” sono le particelle nel vuoto e “c “sono i fotoni di luce, alla velocità al quadrato, provata dall’esplosione.

La situazione nulla del vuoto ( falso vuoto) il cui campo ha un valore zero in tutto lo spazio, non puo’ durare dato che è necessariamente instabile e soggetto alle fluttuazioni di origine quantistica, che tenteranno di tenerlo lontano da tale configurazione .

Il campo accederà a stati di minore energia e scenderà inesorabilmente al minimo ossia al vero vuoto, grazie alla perturbazione creata dai fotoni .

Tuttavia, se le particelle viaggiano alla velocità della luce , non hanno massa. E’ necessario, pertanto, una velocità di gran lunga inferiore a quella della luce.

E’ ciò che è avvenuto nel brodo primordiale del plasma, ad altissima temperatura dei primi istanti dell’Universo, che non consentiva ai protoni ed ai nuclei atomici di combinarsi con gli elettroni, le particelle erano ionizzate e la luce dei fotoni non era visibile.

Solo il raffreddamento del brodo primordiale consentì la creazione della materia, la quale tuttavia esisteva anche se ionizzata, ed esisteva anche nel vuoto.

L’Universo nei primi istanti di esplosione del BB nella prima frazione di secondo di esistenza, si gonfiò esplodendo nel plasma o brodo primordiale a una temperatura di duemila miliardi di gradi a una velocità di gran lunga maggiore a quella della luce, che è la velocità della luce al quadrato, che nel nostro Universo non è possibile ma che consentì la trasformazione dell’energia in materia, e la creazione delle stelle e delle Galassie secondo la nota formula E = MC

Ma l’espansione dell’universo non si è formata, né è cassata la creazione della materia dell’Energia, dato che le galassie si allontanano l’una dall’altra come schegge cosmiche, in seguito all’esplosione titanica ancora in atto.

L’Universo continua ad estendersi al di là dell’orizzonte cosmico (attualmente osservabile) e le galassie si espandono all’infinito.

Ma se l’Universo non ha un limite, dove si espande? Nel vuoto che è infinito e non ha un limite.

E in realtà non è l’Universo che si espande, ma lo spazio vuoto che lo contiene, che contiene tutta la materia dell’Universo, in un solo punto infinito, lo zero assoluto che è eterno e non ha inizio ne’ fine.

E se l’Universo non ha un limite, è tuttavia limitato nello spazio e nel tempo, altrimenti non si potrebbe espandere né potrebbe esistere , dato che la realtà dell’Universo e il divenire ( Eraclito) e quella materia che si crea continuamente in questa eterna evoluzione del cosmo, non è una creazione dato che nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma come si trasforma l’energia oscura dello spazio vuoto in materia , attraverso la luce ( E= mc ).

La vera sostanza dell’Universo in continua espansione sono gli spazi siderali, che pur essendo prossimi alla stasi totale dello zero assoluto, sono in continua evoluzione ed espansione, oltre la velocità della luce che crea e distrugge la materia in un tempo non percepibile perché infinito.

Cosa c’era prima del Big Bang?

Il vuoto e il nulla anzi il nulla che è il vero vuoto del nulla, a punto zero ( infinito) che contiene tuttavia tutta la materia dell’Universo.

Ma ciò che creò l’Universo fu il faso vuoto e la sua instabilità che lo costringe a creare le condizioni del vero vuoto, dell’energia minima e del punto zero, che è infinito e contiene tutto l’universo, prima della sua inevitabile esplosione dall’infinito all’infinito.

L’energia del vuoto puo’ avere effetti .

Vedi tuttavia le fluttuazioni del vuoto e l’inflatone misurabili , tra cui l’emissione spontanea di luce, passando da uno stato eccitato verso uno a energia inferiore ( vuoto reale), emettendo un fotone

La condizione iniziale dell’Universo

La condizione iniziale di alta densità e temperatura, prodotta dalla teoria dal Big bang e la teoria standard dell’Universo in espansione conducono a uno stato primordiale di alta densità e temperatura completamente indeterminabile che presuppone la creazione istantanea di tutta la materia dell’universo, una quantità potenzialmente infinita nell’istante iniziale.

Universo in evoluzione , pag. 74

La suddetta impostazione è in contrasto con la creazione continua di materia, dato che tutta la materia sarebbe stata creata nell’istante iniziale della grande esplosione a meno che non si ipotizzi che la creazione di nuova materia si verifichi sotto forma di piccoli B.B. dispersi nello spazio e nel tempo che potrebbero essere provocati dall’esplosione dei buchi neri.

La cosmologia quantistica ad anello spiega alcune anomalie dell’Universo

Viviamo in un Universo eccezionale

Le disomogeneità sono il risultato di inevitabili fluttuazioni quantistiche nell’Universo primordiale.

Come sono nati i semi primordiali dell’Universo?

Il tempo spaziale non è un “ continium omogeneo” come rappresentato dalla teoria della relatività generale.

Il big bang ipotizza che l’attuale Universo in espansione è emerso dal nulla , da una massa super compressa creata dalla contrazione dell’universo nella sua fase precedente.

L’inflazione e la lunghezza di Plank di circa 20 ordini di grandezza piu’ piccola del raggio di un protone.

L’intensità iniziale della radiazione di fondo è rappresentata da un bagliore arancione, di colore simile a quello del fuoco.

Piu’ la radiazione è forte e piu’ la temperatura è alta e piu’ la luce si sposta verso il blu.

Quando 380.000 anni dopo il big bang partivano i primi fotoni, la temperatura dell’Universo era di circa 3000 K ( 3000 °C) che corrispondono a un color rosso fuoco.

Attraverso lo studio di piccolissime disomogeneità nella distribuzione della radiazione di fondo, gli scienziati pensano di riuscire a spiegare i meccanismi alla base della formazione della struttura del nostro Universo.

I colori dell’Universo

La luce è apparsa 380.000 anni dopo la sua nascita ( il c.d Big bang)quando l’Universo smise di essere unico ammasso di plasma caldo e denso ( 1 miliardo di gradi C apparve il primo calore, diffuso in ogni direzione ) , si era raffreddato ( 3000 gradi centigradi)

Prima del big bang non c’era il nero, perché non c’era proprio niente. Il big bang è spesso rappresentato come un’esplosione bianca, ma all’inizio di tutto non c’erano ancora i fotoni , che sono le particelle della luce quindi il big bang non ha colore.

L’informazione dei fotoni è la radiazione cosmica di fondo.

La dilatazione dello spazio e la dilatazione del tempo fino all’infinito, spiegano l’espansione dell’Universo ad una velocità superiore a quella della luce in un attimo eterno e uno spazio infinito.

La simmetria e l’amisotropia.

L’annichilazione di materia antimateria nel vuoto e nel buio in assenza dei fotoni e della luce.

L’annichilazione ha prodotto moltissima energia fotonica.

L’universo eterno che crea se stesso . Il plasma costituisce il 90 % dell’Universo ed è materia ionizzata che non è materia, dato che la materia è costituita da atomi

La formula di Einstein e la Trinità

Nella formula E= mc è rappresentata la Trinità, dato che “ E “ è la sostanza e l’Essere eterno immutabile. Dio motore immobile, che è sempre esistito e non è stato creato ( in principio era il Verbo), quell’Energia oscura e irriconoscibile, che governa il Cosmo e “ vaga nell’abisso” del vuoto immateriale, eterno e infinito ; “ m” rappresenta l’Universo, quella massa che era già contenuta nel punto estremamente denso, che è esploso creando la materia, creando le stelle, le galassie e nebulose , grazie all’intervento della luce ( C ) che è lo spirito ( lo Spirito Santo) e il seme della vita, quell’energia vitale che è sempre esistita virtualmente prima del passaggio dalla potenza all’atto. Un filosofo greco sosteneva che è l’Amore che tiene uniti gli elementi dell’Universo.

L’insegnamento di Empedocle ( il maestro di Giorgia da Lentini) è ancora attuale, dato che è sempre quell’Energia vitale che unisce i componenti fondamentali della materia, in una unica realtà fisica e metafisica, dentro e fuori dei confini dell’universo ; è la luce dello Spirito che vaga nell’abisso, “in cielo, in terra e in ogni luogo” in tutto l’Universo visibile e invisibile che sfugge ai nostri occhi e alla nostra immaginazione, malgrado sia “ dentro di noi” , nella nostra Anima eterna e immutabile ( in principio era il Verbo, ma nessuno lo ha compreso).

Il motivo per cui tutti gli esperimenti scientifici, spinti oltre un certo limite, tendono all’infinito e non è piu’ possibile studiarli, perché sfuggono ad ogni indagine scientifica, è dovuto al fatto che l’Universo è infinito ed eterno, oltre i limiti dello spazio e del tempo, non nasce e non muore, come l’Energia, lo Spirito e l’Anima che si identificano con la materia finita e provvisoria , secondo la nota formula E = mc , grazie all’onda o particella di luce, che nel tempo e nello spazio non è né materia né energia dato che non ha né massa, né carica elettromagnetica.

La formula E = mc all’inverso m=c/E

Come si può convertire la formula, tenendo conto che tutto si basa sulla velocità del fotone © moltiplicato per se’ stesso.

La materia, moltiplicata per la luce ( mc ) al quadrato è energia ( E), nel senso che, se la materia raggiunge la velocità della luce al quadrato si converte in pura energia (E) mentre l’energia ridotta alla velocità zero ( nel buco nero, che assorbe anche la luce) diventa materia nella sua massima concentrazione e nella sua minima energia (lo zero assoluto, il vuoto quantistico, prima del Big Bang e dopo l’arresto, della luce e del tempo (T = 0) = eternità. – Vedi teoria del Rigoli –

La rottura spontanea della simmetria fu provocata dal fotone e non dal bosone, per vari motivi

  • Innanzitutto perché è il fotone che conferisce massa alle particelle elementari, in base alla nota formula E = mc , dove “ C” è la velocità della luce.
  • Anche perché il fotone è privo di massa, mentre il bosone di Higgs ha la massa di 125,35 + 0,15 G e V/ c

Quando una simmetria continua si rompe compaiono bosoni privi di massa.

Fotone = bosone di gange per l’interazione elettromagnetica o elettrodebole ( bosone vettore non dotato di massa, a differenza dei bosoni W e Z

Con l’affermarsi della teoria quantistica dei campi, il fotone ha acquisito il ruolo di particella associata.

Mediatore delle forze fondamentali della natura.

Il ruolo dei fotoni nell’interazione elettromagnetica e rottura della simmetria

La luce riflessa da una lastra di ………produce elettroni

Il fotone interagisce con l’elettrone e il positrone, cioe’ con la materia e l’antimateria, sconvolgendo la simmetria e impedendo l’annichilazione.

L’esistenza dei positroni, scoperti da Carl David Anderson, apri’ la possibilità di una semplice mutazione di materia in energia, grazie alla famosa relazione di Einstein : E = mc .

Niente impediva che un positrone e un elettrone scontrandosi, si trasformassero in fotoni e viceversa.

I fotoni sono neutri e la carica positiva del positrone cancella quella negativa dell’elettrone (annichilazione)

I fotoni, essendo neutri cioè privi di carica elettrica, non si annichilano né con gli elettroni, né con i positroni.

I fotoni sono onde neutre prive di massa, mentre gli elettroni e i positroni sono particelle con carica elettrica negativa o positiva che si tramuta in energia fotonica, mentre l’energia fotonica si tramuta in materia secondo la nota formula E = mc da cui M= E: c . E ciò che avviene nel buco nero ed è avvenuto nel Big BANG.

Il bosone di Higgs, pag. 40 ,50,51,52

Esiste un vuoto fisico ( cosmico) ancora più profondo , che va oltre il principio di Heinsenberg.

Uccidere l’oscurità significa paradossalmente uccidere la luce

Zerologia . Sullo zero, il vuoto e il nulla di Giuseppe O.Longo

Hawking S, Dal Big. Bang ai buchi neri

In conseguenza dell’espansione l’Universo si è raffreddato ( da 4000 gradi a – 270 , 274 )

Daniele Gasparri , nella mente dell’Universo

L’illustratore scientifico (Nicolle Ragar Fuller – il bosone di Higgs pag. 123)

Il fotone rientra nell’equazione E = mc

Eguaglianza fra l’espressione per l’energia del fotone ( E = HV) e la formula E = mc , dato che il fotone ha massa uguale a zero m//0

Materia – antimateria fotone

  1. Vedi fotone spin 0 dualismo onda particella del fotone – produzione di fotoni
  2. Velocità della luce al quadrato

Le dimensioni fisiche di un’energia sono esattamente quelle di una massa moltiplicata per una velocità al quadrato.

Ciò fa sì che masse anche molto piccole equivalgono a quantità enormi di energia.

Ciò avviene solo per il fotone che è la particella più veloce dell’Universo.

Ecco perché il fotone ha creato la massa cioè l’Universo (pianeti, galassie etc…)

La materia e l’antimateria nei primi istanti del big bang (miliardi di secondo ) scontrandosi nell’esplosione ad altissima temperatura (miliardi di gradi) si è annichilata, producendo fotoni che a loro volta si sono combinati con le particella di materia (positroni) producendo materia ( elettroni che si sono accoppiati coi protoni).

La materia infatti è costituita da elettroni e protoni cioè da atomi e senza l’intervento dei fotoni sarebbero rimasti ionizzati.

Se non ci fosse stato lo scontro tra materia e antimateria, i fotoni non esisterebbero e non esisterebbe neanche l’Universo

L’universo è nato dallo scambio di materia – antimateria e fotoni di luce e viceversa E = mc

Prima dal plasma primordiale con temperature elevatissima dove regnava il vuoto, il punto immateriale cosmico che creo’ l’Universo, attraverso la luce

Vedi vuoto cosmico – luce

Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, dalla singolarità del punto zero alla singolarità dell’universo che si espande all’infinito

La legalità e la giustizia. Le maggiori disgrazie dell’umanità.

Stati e Magistrati assassini Governanti e Sacerdoti carnefici di Cristo.

La fermezza e la difesa della democrazia, una bufala!

La repressione è sempre dello Stato, perché lo Stato ha il diritto di punire.

La pena è lo strumento dello Stato per uccidere i sudditi in nome della democrazia, della giustizia e di Dio.

Non ha senso parlare di pace giusta, dato che la pace è sempre giusta, perché la guerra è sempre ingiusta.

Mentre la giustizia è la guerra, dato che tutte le guerre si scatenano in nome della giustizia. La giustizia è vendetta.

La memoria è odio e risentimento.

Come Dracula lo Stato si nutre del sangue della criminalità organizzata.

Briganti e mafiosi sono le vittime sacrificate a Dio dall’inquisizione e dalla sicurezza.

I crimini commessi dal codice etico dalla polizia morale e dalle forze di sicurezza.

Le regole e le sanzioni; la forza, la repressione e i delitti, in nome della legalità.

I suicidi dei carcerati e la pena di morte.

Le forze di sicurezza.

Le città ecclesiastiche.

I servizi segreti.

La polizia morale.

E’ sempre lo Stato che uccide per distruggere la libertà e la democrazia.

Però i giovani rivoltosi strumentalizzano la morte con fermezza, per il potere, per uccidere i tiranni e per sostituirli con altri tiranni.

La massima velocità della Luce

La luce ha la massima velocità sperimentata in tutto l’Universo tranne nella zona estrema dell’espansione, oltre il limite dell’Universo conosciuto, dove pare che esista una velocità “ superluminare” ( ma pare che sia un’illusione, in quanto è lo spazio che “ si allunga” e si sposta verso l’infinito, dove la velocità è massima e senza limiti, praticamente uguale a zero).

La luce si propaga e si espande contemporaneamente a caso in tutte le direzioni dello spazio, come il big bang.

Praticamente la luce non si sposta nello spazio e nel tempo e in pratica è ferma ( T=0) – Fisica estrema pag.34 –

L’onda che rappresenta un fascio di luce si può considerare formata dalle disordinate e irregolari fluttuazioni del vuoto, sovrapposte all’onda regolare descritta dalle equazioni della fisica classica.

La luce si forma, se si raffredda ad una temperatura vicina allo zero assoluto; ciò avviene nel buco nero, dove il tempo e lo spazio si ferma e si fermano anche gli atomi e le particelle che compongono la materia

( Stato quantico) – Fisica estrema pag. 124

Il congelamento della luce

Fisica estrema pag.128

Il condensato di Base di Einstein pag. 131 per i buchi neri

La trasformazione di fotoni veloci in strutture di stati di buio e viceversa

La luce congelata e i computer quantistici

La Luce e lo spirito dell’Universo

La luce è lo spirito dell’Universo, quel soffio vitale che Dio ha trasferito nell’uomo, che tuttavia è sempre esistito, dato che l’Universo esiste in funzione dell’uomo, per essere percepito e compreso (teoria antropica), e che niente esiste, se non sia percepito e compreso.

Si tratta del Verbo, del “logos” descritto nel Vangelo di San Giovanni: in principio era il verbo, tutto è stato fatto per mezzo di lui.

In effetti, l’Universo è stato fatto per mezzo del Verbo, cioè della luce: Fiat Lux, et Lux facta est.

Lui era la vita e la vita era la luce degli uomini.

È quello stesso verbo che si fece carne, che veniva dalla luce vera, che illumina ogni uomo, generato e non creato (dato che nulla può essere creato dal nulla, essendo eterno, quell’attimo eterno, da cui è esploso il Big Bang, quel punto immateriale che ha creato se stesso “ab eterno”, prima del tempo e dello Spazio ).

In base alla teoria antropica l’Universo deve essere tale da permettere la creazione di osservatori all’interno di esso a un dato stadio della sua esistenza (c.d. principio antropico forte).

È il “cogito ergo sum” di Cartesio.

Siccome non tanto lo sviluppo della vita intelligente (verbo o logos) ma la stessa esistenza dell’Universo come lo conosciamo verrebbe meno in caso di variazioni infinitesime di certi valori (le costanti cosmologiche fondamentali), possiamo affermare che non si può studiare la struttura attuale dell’Universo senza tenere in conto le nostre esigenze fisiche. Deve necessariamente svilupparsi una elaborazione intelligente dell’informazione nell’Universo, e una volta apparsa, questa non si estinguerà mai (principio antropico ultimo).

La fisica (φύσις) si identifica con la luce e con la creazione, ciò che viene dalla luce e la stessa luce.

In effetti, la luce è la divinità generatrice, il principio da cui tutto si genera dal nulla, o meglio dal vuoto, che non è nulla, dato che “nulla si crea e nulla si distrugge”.

È l’Universo che crea se stesso nell’attimo eterno del Big Bang, da un punto immateriale, infinito ed eterno, (il punto zero), un buco nero che ha assorbito anche la luce, conservando la memoria, in un attimo eterno, dove persino la luce si ferma.

Fiat Lux, et Lux facta est”.

La luce, la φύσις, rappresenta la madre di tutto, la forza primitiva creatrice dell’Universo e della vita, ciò che viene dalla luce e la luce stessa.

E nello stesso tempo rappresenta tutte le discipline, la filosofia, l’arte, la musica, la scienza (la fisica), la matematica, la medicina e i fenomeni fisici, biologici e psichici, il crescere delle piante e il sorgere delle stelle, ma è anche legato al significato di nascere, a ciò che è generato (e non creato).

In effetti la fecondazione dell’ovulo è un atto creativo, che genera la vita da una piccola cellula di spermatozoo.

La cellula è la più piccola struttura classificabile come vivente.

È l’unità fondamentale degli organismi viventi, la più piccola unità vivente.

L’uomo è formato da circa 100.000 miliardi di cellule.

Ma nello spermatozoo, come nell’ovulo, sono contenute, in embrione, 100.000 miliardi di cellule; anche questa è una singolarità, una φύσις, come nel punto immateriale di infinita densità è contenuto tutto l’Universo, che si è autogenerato dal nulla (anzi, dal vuoto, che non è nulla), attraverso la luce.

Lo stato della materia prima del Big Bang non è descrivibile in termini fisici, trovandosi essa in uno stato chiamato singolarità.

La singolarità gravitazionale è un punto in cui la curvatura dello spaziotempo tende a un valore infinito, che è iniziato con il Big Bang e si concluderà con il big bounce e successivamente con un altro big bang, all’infinito.

La nascita, lo sviluppo, la morte e l’eterno ritorno dello spirito che esiste “ab aeterno” e non morirà mai, l’Universo olografico che crea se stesso, oltre lo spazio e il tempo.

Il tempo non esiste nel buco nero, né prima (?) del big bang, perché non esiste il calore (zero assoluto), né l’irreversibilità (esplosione), tempo deriva dal termine “tepor” (calore).

Platone definisce il tempo come l’immagine in movimento dell’eternità, e l’immutabilità, che è propria dell’eternità.

Ma osserviamo che l’eternità non può essere in movimento proprio perché è immutabile, è il cosmo (e non il “cronos”) caratterizzato da un’anima spirituale unitaria e immobile (prima del tempo e dello spazio).

Il concetto di istante nel tempo di Aristotele è un’astrazione, equivalente al concetto di punto nello spazio.

Si può dividere un intervallo di tempo senza limiti, come per gli intervalli di spazio, ma l’istante e il punto non sono entità reali.

Questa è la conferma della famosa formula di Einstein: E = mc², la quale dimostra che esiste, (anzi è sempre esistita, dato che senza la suddetta energia potenziale minima nel vuoto, il Big Bang non sarebbe esploso) soltanto l’energia, in quanto la materia non può essere creata, se non nelle condizioni estreme ed impossibili del quadrato della velocità della luce (che tuttavia esisteva prima del Big Bang). Trattasi della singolarità.

La singolarità caratterizza una grande varietà di fenomeni nei campi più diversi: scienza, tecnologia, matematica, sociologia, psicologia, economia, cultura, arte, scienze naturali, filosofia, teologia, ecc..

I fenomeni cosiddetti singolari hanno in comune il fatto che piccole variazioni di una grandezza che caratterizza il fenomeno possono causare variazioni illimitatamente grandi, o anche vere e proprie discontinuità in altre grandezze caratteristiche.

Ciò è avvenuto con l’esplosione del Big Bang, in milionesimi di secondo, cioè fuori dal tempo, in un tempo uguale a 0 (T=0), che secondo la teoria di Francesco Rigoli corrisponde alla velocità della luce, all’eterno e allo spirito.

Ciò che conta è il punto singolare, che tende all’infinito, e il comportamento fisico fuori dalla singolarità, che perde di significato nei pressi del punto singolare.

Nella teoria della Relatività una singolarità gravitazionale è un punto nel cui intorno l’attrazione gravitazionale tende ad infinito (cfr Big Bang e buchi neri).

Lo sviluppo evolutivo della vita in tutte le sue fasi fino anche ai processi di sviluppo dell’uomo non sembra essere avvenuto in modo continuo ma per salti, attraverso mutazioni che possono essere considerate vere e proprie singolarità e che sono state probabilmente influenzate pesantemente da disastri naturali che creando spazio per nuove forme di vita devono essere considerate singolarità produttive e non soltanto distruttive.

La Massa dell’elettrone

La massa dell’elettrone non si può misurare forse perché non ha massa e forse perché non una particella ma un’onda elettromagnetica priva di massa, con carica elettrica negativa ( a differenza del fotone, che non ha carica elettrica) che gli permette di combinarsi con il nucleo atomico, con il protone che ha carica positiva e di creare gli atomi e la materia .

La massa del fotone è rigorosamente nulla ed è in grado di creare la materia.

E’ questo il mistero della natura corpuscolare o ondulatoria , della differenza tra la materia e l’energia tra le particelle e l’energia , tra “ E” ed “ m” che in base alla formula di Einstein si equivalgono, ma soltanto se il movimento della materia sia accelerato alla velocità della luce al quadrato nel vuoto.

Ma, dato che la velocità della luce è la massima velocità esistente nell’Universo che, in ogni caso non si può raggiungere senza identificarsi con la luce, il quadrato della suddetta velocità non esiste nel nostro Universo.

Democrito sosteneva che esistono soltanto gli atomi ed il vuoto. E la luce????

L’elettrone, secondo la scienza corrente, è una particella elementare invisibile a mio avviso perché si tratta di un’onda. Difatti, mentre la materia è divisibile all’infinito, l’energia cioè l’onda che non è massa, ma vibrazione o fluttuazione non è divisibile mentre il protone ed il neutrone sono particelle composte e pertanto sono divisibili.

La coppia positrone-elettrone è generata da un fotone incidente ad alta energia.

L’interazione tra radiazione/energia e materia è ancora un mistero, anche se è certo che la materia viene creata dalla suddetta interazione.

Il desiderio di approfondire la conoscenza è finalizzato alla comprensione dell’interazione tra la radiazione e la materia. La radiazione è formata da fotoni, che sono in realtà bosoni.

Sia il fotone che l’elettrone ( che è un fermione) hanno un comportamento duale onda-particella e la teoria della relatività ci ha permesso di comprendere quale sia il loro comportamento ad alta velocità ( E= mc )

Le velocità dei componenti atomici sono piccole se paragonate alla velocità della luce, ma si svolge nel vuoto, dato che tra l’elettrone ed il nucleo atomico esiste il vuoto.

Atomi indistruttibili

Democrito sosteneva che esistono solamente gli atomi e il vuoto; gli atomi sono indistruttibili ( nulla si crea e nulla si distrugge) mentre il vuoto non si puo’ distruggere perché non è stato creato.

La materia è il vuoto

Quando vengono tracciate le strisce pedonali, è piu’ importante l’impronta bianca tracciata sull’asfalto o il grigio asfalto rimasto nell’intervallo tra due strisce bianche?

Allo stesso modo, ciò che conta è la materia esistente nello spazio o vuoto cosmico o lo stesso vuoto cosmico che la contiene?

Io ritengo che la vera sostanza dell’universo non sia la materia ma il vuoto che la contiene, e ancor di piu’ l’onda elettromagnetica dei fotoni e l’energia che crea la materia dal vuoto, come colui che ha tracciato le strisce pedonali.

Anzi, se l’autore non avesse tracciato le strisce lasciando gli spazi vuoti , le strisce pedonali non esisterebbero.

La pressione, l’energia, la densità e la temperatura hanno sicuramente contribuito alla “ creazione” della materia, dato che :

  • l’energia minima esistente nel vuoto cosmico, interagendo con le particelle…..
  • la temperatura minima (- 273 , 15° ) ha…….la densità estrema del punto zero
  • la temperatura massima (miliardi di miliardi di miliardi di gradi)ha fatto esplodere quel punto estremamente denso, e l’energia minima del vuoto, eccitata dai fotoni virtuali di luce ( fiat lux) che ha spinto le particelle del vuoto all’inflazione cosmica a velocità superiore a quella della luce, facendo aumentare la temperatura alla massima potenza , plasma di quark e gliomi .

a materia oscura è irregolarmente distribuita sotto forma di atomi e filamenti, mentre l’energia oscura è presente uniformemente in tutto l’Universo.

Ma perché la materia oscura è distribuita irregolarmente, mentre l’energia oscura è presente uniformemente?

LUCE – CORPO NERO

Prima della suddetta combinazione, gli atomi erano ionizzati , singolarità , essendo i nuclei separati dagli elettroni, ma esistevano gli elettroni ( carica negativa) e i positroni ( carica positiva) che, scontrandosi con gli elettroni hanno creato i fotoni ( che quindi sono stati creati dallo scontro tra materia e antimateria e a loro volta hanno creato la materia producendo elettroni, che si sono uniti ai nuclei atomici causando la nascita degli atomi (la particella minima della materia).

La particella di Dio: il fotone di Dimitri Salonia

La particella di Dio è il fotone, dato che la luce è l’unica particella (che particella non è) che è priva di massa e di carica elettrica, e che si espande contemporaneamente ed istantaneamente in tutte le direzioni alla massima velocità esistente nell’universo, dato che il fotone è fermo ( T =0)..

Inoltre il fotone non è né caldo, né freddo. Il fotone è quel seme che è esploso con il big bang, prima dell’Universo, e non è stato creato, perché è sempre esistito, nel punto immateriale e privo di carica elettrica che è esploso creando l’Universo.

Fiat Lux, et lux facta est.

La particella di Dio non è il bosone di Higgs, ma il fotone di Dimitri Salonia.

Il fotone è l’unica particella che non si scontra con la materia né con l’antimateria, e non viene annichilata neanche dal buio , che l’assorbe senza distruggerla, in quanto esplode con il buco bianco, in tutte le direzioni alla massima velocità esistente nell’Universo.

In quel punto “fotonico” immateriale (dato che il fotone è immateriale) di una densità estrema, che in potenza presuppone un’esplosione infinita ed eterna, c’era (c’è) tutta la materia e l’energia dell’Universo, dallo zero assoluto all’eterno divenire, in modo perpetuo.

Il fotone è immateriale e indistruttibile, dato che non viene distrutto neanche dal buio, né dal buco nero che ne conserva la memoria.

Il fotone è prima e oltre il tempo e lo spazio, perché è prima del tempo e dello spazio spinto dalla sua stessa Energia.

La massima velocità della luce (circa 300.000 Km al secondo) è una convenzione, trattandosi di una misura relativa irragiungibile (Einstein).

In realtà i fotoni non si spostano nel tempo e nello spazio, ma si espandono, come lo spazio ai confini dell’Universo.

Il fotone è una piccolissima particella di luce elementare che ha vita infinita, può creato e distrutto dall’interazione con altre particelle, ma non può decadere.

E’ una radiazione elettromagnetica che, pur essendo un fenomento ondulatorio ha anche una natura quantizzata, che lo consente di essere descritta come un flusso di fotoni.

Con l’esperimento di Young è stato dimostrato che la luce non è composta da particelle.

La luce si può formare raffreddando inun miliardesimo di grado sopra lo zero assoluto una nuvoletta di atomi di sodio.

Quando un raggio di luce si ferma, le informazioni sono immagazzinate in esso, proprio come nella memoria di un computer, ma in quanti di luce possono trasportarne molte di piu’, tutte quella che la luce trasporta nel buco nero.

La materia attratta all’interno del buco nero, riscaldandosi emette luce, essendo la velocità di fuga superiore .

Il collasso gravitazionale del buco nero tende a concentrare lo spazio –tempo in un punto, dove è teorizzato uno stato della materia, di curvatura tondante e infinito e volume tendente a zero chiamato singolarità ( come il buco nero esploso nel big bang che era un punto senza spazio e senza tempo).

La materia, nel big bang era un punto di densità infinita, estremamente caldo che ebbe una espansione ancora presente nell’universo. In un processo inverso all’espansione densità e temperatura aumentano fino a un istante , nel cui intorno questi valori tendono all’infinito e il volume tende a zero, così che le attuali teorie fisiche non sono più applicabili ( singolarità).

Per questo la teoria non è adeguata a descrivere la condizione iniziale ma fornisce un’ottima descrizione dell’evoluzione dell’universo da un determinato momento in poi.

Sul fronte sperimentale negli acceleratori di particelle , si studia il comportamento della materia e dell’energia in condizioni estreme, vicine a quelle in cui si sarebbe trovato l’universo durante le prime fasi del big bang, ma senza la possibilità di esaminare il livello di energia all’inizio dell’espansione.

Ciò può fare soltanto la fisica teorica

La Scuola di Eccellenza

Voglio coinvolgere la mente illuminata del Prof. Magazù in questa avventura estrema, nella quale mai nessun fisico si è spinto, data la sua statura di grande scienziato e la sua sinergia con il genio di Leonardo.

Noi vogliamo esplorare i confini dell’Universo, ma vogliamo spingerci ben oltre i suddetti confini, oltre l’inizio e la fine del Cosmo, oltre lo spazio intergalattico e la freccia del tempo, oltre l’infinito e l’eterno, ove regna lo zero assoluto il tempo e lo spazio trascendono il nulla; dove il buio si identifica con la luce e la singolarità impedisce all’uomo di sperimentare il fenomeno dell’origine e del destino dell’Universo.

Le indagini estreme e lo studio dell’impossibile, mai tentati dalla fisica.

Questo è l’inconoscibile che vogliamo scoprire attraverso la ricerca e lo studio di eccellenza delle menti più illuminate.

Noi vogliamo indagare in sinergia sui primi istanti di vita del Cosmo e sulle condizioni dell’Universo primordiale, prima del tempo e dello spazio.

E ciò vogliamo fare attraverso lo scambio di informazioni per la diffusione e lo sviluppo degli studi di eccellenza della Cosmologia (e delle altre discipline).

Noi vogliamo assistere all’attimo fuggente ed eterno della creazione, soprattutto attraverso lo studio dei fotoni di luce e lo sviluppo della formula di Einstein (E=mc2) fino alle sue estreme conseguenze e alle sue primordiali radici al di là del tempo e dello spazio.

L’Universo crea costantemente nuova materia stellare, attraverso l’espansione dello spazio intergalattico, e attraverso la luce.

Se l’Universo si espande, non è infinito (dato che non potrebbe espandersi oltre l’infinito, e che oltre l’infinito nulla può esistere, e che l’infinito è tutto).

Ma dove si espande l’Universo?

Verso il vuoto, che esiste prima delle origini dell’Universo e dopo la sua fine.

Ma il “prima” e il “dopo” non esistono, dato che il tempo ha una sola direzione, e nel vuoto e nel “nulla”, esistente “ab aeterno”, non ha alcuna direzione.

Ecco perché si dice che il tempo è stato creato nell’istante in cui fu creato l’Universo, ammesso che sia stato creato (perché potrebbe esistere da sempre).

Mentre lo spazio, a differenza del tempo, si espande in tutte le direzioni, come l’Universo, anzi è lo spazio intergalattico che si espande, e non l’Universo (né le stelle, né le galassie, né le nebulose).

Lo spazio intergalattico che si espande si identifica con il vuoto, esistente prima dell’Universo e dopo la sua fine, dato che l’inizio e la fine coincidono nell’eternità, nell’attimo eterno della creazione, al di fuori del tempo e dello spazio.

Allo stesso modo coincidono il punto zero dal quale è esploso l’Universo e la massima espansione del Cosmo (che è un punto infinito).

Si suol dire che il vuoto è pieno, in quanto il nulla non esiste (altrimenti non sarebbe nulla).

Sintechne è la maggiore conferma e la migliore e significativa conferma della teoria antropica, dato che, restituendo all’uomo un ruolo maggiormente significativo, si può giungere ad una migliore comprensione scientifica dell’Universo e della presenza dell’uomo nel cosmo, indagando sulle sue origini.

Ecco perché bisogna concentrarsi sul rapporto interdisciplinare tra scienza, teologia, matematica, arte, sociologia e tutte le altre attività della mente umana.

In base al principio antropico la causa ultima e fondante di tutto l’Universo è l’uomo, e questa non è una semplice astrazione di carattere filosofico e metafisico.

Solo l’Universo con valori “giusti” consente lo sviluppo della vita e la presenza di osservatori intelligenti al suo interno, che siano in grado di osservarlo e studiarlo e che “facciano” scienza, arte, filosofia, matematica, sperimentazione tecnica, religione, teologia, chimica, biologia, cosmologia e studio dei modelli cosmologici “standard”.

La vita e le attività dell’Uomo non sono un fatto casuale, dato che appartengono al progetto dell’Universo, in base ad una grande legge immanente al Cosmo, le cui conseguenze finali sono quelle di generare la vita intelligente, nella quale, e attraverso la quale ‘Universo prende coscienza di se stesso, creando con la sua razionalità unificante le condizioni fisico-chimiche per l’esistenza della vita, attraverso le asimmetrie create dagli scambi dell’energia e della massa, in funzione della luce (E=mc²), e la criticità della carica elettrica dell’elettrone (E) e della massa del protone (m), in funzione della luce e della sua velocità estrema (c²).

Qui è in gioco la fisica dell’Universo e la fisica dell’Uomo (che rappresenta lo sviluppo “necessario” nel tempo dell’Universo stesso).

Ai fini della divulgazione scientifica sull’origine e l’evoluzione dell’Universo, bisogna studiare l’Uomo e l’origine della vita e dell’intelligenza, della molecola DNA e della sua sorprendente complessità informazionale, e dei miliardi di cellule e di neuroni, che sono esplosi dal “Big Bang” del concepimento e dallo sviluppo spaziotemporale dell’embrione; partendo dal principio antropico e dal suo contesto cosmologico e biologico, e dalla presenza di un originario e presente disegno intelligente, e dalle osservazioni scientifiche del suddetto disegno, in riferimento alla sorprendente organizzazione funzionale dei viventi in campo biologico e spirituale, all’altrettanto accordo di questi, uomo compreso, con il loro “habitat”, e anche alla luce della straordinaria coerenza, del perfetto coordinamento e dell’interrelazione presenti nella struttura e nell’evoluzione del cosmo, delle stelle e delle galassie (che dimostrano una necessaria ed assoluta teleologia verso al comparsa della vita e dell’uomo e della sua intelligenza, che giustifica l’esistenza dello stesso Universo, così come è.

La finalità del Cosmo e dell’Uomo giace in ogni momento della sua esistenza, è sempre presente.

La mente ha un ruolo essenziale nel funzionamento dell’Universo.

Salmo 8,4-5: “Se guardo il cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate, che cosa è l’uomo perché te ne ricordi, e il figlio dell’uomo perché te ne curi?”

Perché esista la vita e vita intelligente, è necessario che si siano formate delle stelle, che alcune di esse siano morte dopo aver prodotto e diffuso atomi pesanti, e che, nella fase di combustione dell’idrogeno, esistano stelle come il Sole (che nei tempi antichi veniva adorato come un Dio).

Paul Dirac affermava: “l’obiettivo della scienza è far sì che le cose più difficili possano essere spiegate in forma semplice”; l’obiettivo della poesia è esprimere le cose semplici in maniera incomprensibile.

Entrambe sono incompatibili, “Ma nella “Sintechne” sono perfettamente compatibili.

Sintechne ha una funzione e un significato teleologico, che noi vogliamo creare, diffondere e sviluppare, anche alla luce del principio antropico.

La techne è una prerogativa divina, ma è anche un’invenzione umana (aritmetica, geometria, medicina, la retorica, la filosofia e altre discipline, politica, poesia, arte, giurisprudenza, teatro, cinema, danza, metafisica, religione); è l’antica “fusis”.

Le leggi della fisica si esprimono in forma matematica, come l’arte si serve dei colori percepiti dai nostri occhi, e descrive forme di cerchi, triangoli, quadrati e altre forme geometriche, l’anatomia dei corpi e le forme estestiche.

La fisica include varie tipologie di fenomeni, quali creare, prodursi, crescere delle piante, sorgere delle stelle, venire alla luce (dal verbo fuco).

La “Physis” è nel mito greco pre-teoretico divinità generatrice, il principio da cui tutto si genera, la madre di tutto, ma anche ciò che viene dalla luce e la luce stessa (phaos o phos), da cui il termine “fotone”.

I primi filosofi occidentali furono fisici, e non c’era differenza tra fisica e filosofia.

La fisica sperimentale è anche tecnica (techne), dato che la ricerca trova nella tecnica strumenti di controllo delle teorie, attraverso gli esperimenti e l’applicazione.

A loro volta, le conoscenze scientifiche sono prese in prestito dalle scienze applicate per la progettazione e la realizzazione di oggetti, strumenti, opere e infrastrutture.

La tecnica costituisce l’esito necessario della conoscenza, nella fisica, nella matematica, filosofia, geografia, geologia, medicina, archeologia, estetica e anche nell’arte figurativa (la tecnica pittorica), nella poesia, come nel cinema, nel teatro, nella musica e nella danza, insomma in tutte le discipline dell’attività umana, del pensiero e dell’intelletto (non esclusa l’intelligenza artificiale), che giustifica e rende piacevole la presenza sulla terra e nell’Universo intero (astronomia e cosmologia).

Nel contempo, una autentica interrogazione filosofica, come un calcolo matematico, o qualsiasi ricerca scientifica e attività artistica, letteraria o sportiva non può svolgersi senza la tecnica o contro la tecnica, senza precludersi il pensiero alla comprensione del senso dell’essere, o del diverso risultato delle altre discipline nell’epoca della tecnica, che tende a costruire come ente tecnico l’uomo stesso, e anche la sua vita, la sua attività, il suo corpo, i suoi sentimenti, la sua intelligenza.

La sintechne e l’interdisciplinarità

Prendiamo l’esempio della meccatronica. Mette insieme meccanica, elettronica ed informatica, per realizzare dei sistemi meccanici intelligenti, tramite l’utilizzo di software informatici e circuiti elettrici. Non si tratta solo di collegare i componenti, ma di far in modo che la vita quotidiana sia semplificata, tramite la creazione di prodotti “smart”, che cambiano funzionamento grazie all’automazione ed appunto all’integrazione di tutte le discipline: fisica, matematica, geometria, geologia, sismologia, architettura, pittura, scultura arti, spettacoli, danza, sport, gioco, archeologia, zoologia, filosofia, storiografia, politica, botanica, agricoltura, botanica, cinema, teatro, letteratura, poesia, sociologia, medicina, astrologia, cosmologia, psicologia, estetica.

Ci vogliamo soffermare anche sullo studio della botanica, che studia il seme, che contiene l’albero e il fiore che esplode dal bocciolo. Quel seme dal quale è esploso l’Universo e la bellezza (l’estetica).

L’eccitazione dello spermatozoo sull’ovulo è come l’eccitazione del fotone sulle particelle virtuali del vuoto.

Solo coordinando tutte le diverse discipline e superando i loro singoli confini si potrà espandere ancora e continuamente la conoscenza, rispondendo alla sempre crescente complessità del mondo moderno, finchè forse utopisticamente parlando si potrà raggiungere la conoscenza universale ed unitaria.

Le cose più interessanti della scienza che hanno permesso sempre di fare nuove scoperte sono le “verità” non conosciute, né ancora sperimentate.

Quello che conta è la non conoscenza, e la consapevolezza della non conoscenza, il paradosso e l’errore, i misteri della teoria quantistica, da Socrate a Dimitri Salonia.

E questa energia esistente nel vuoto da sempre, è forse quel vento stellare, quello spirito eterno al di là dello spazio e del tempo, che sopravvive alla morte dei sensi, quell’anima che alita la vita e non muore, quale diversa dimensione spaziotemporale, nella quale Cristo traferì il suo corpo e il suo spirito, (il corpo di luce) anticipando l’esperimento del teletrasporto quantistico.

Il teletrasporto umano presuppone un omicidio e una rinascita: è quello che è avvenuto con la resurrezione di Cristo, attraverso la luce, che è testimoniata dalla Sindone.

Da qui l’importanza della Sindonologia, dato che la creazione dell’immagine del Sacro Lino è stata confermata con un esperimento effettuato in un teatro da Dimitri Salonia attraverso la luce della resurrezione esplosa dal corpo di Cristo.

Il fisico teorico Michio Kaku ritiene che saremo in grado di rendere possibile, attraverso la tecnologia entro i prossimi 100 anni, il teletrasporto umano.

Parecchi esperimenti sono stati eseguiti con i fotoni, con il teletrasporto del fotone in un atomo di carbonio (diamante).

I dati trasferibili per ogni essere umano consistono nelle coppie di DNA, che compongono i genomi in ogni cellula (nel DNA che contiene tutta l’informazione e il progetto della vita). Ma ciò richiede una tecnologia informatica che non abbiamo ancora inventato, ma non esiste una legge fondamentale della fisica che lo impedisca.

Mi riferisco alla fisica quantistica e alla velocità superluminare uguale a zero (T=O) nei buchi neri.

Con il t. quantistico non è il corpo ad attraversare lo spazio-tempo, ma un’onda che porta l’informazione in esso contenuta, per ricomporre la massa nel punto di arrivo.

(I ponti di Einstein -Rosen e i buchi neri).

Simplicio sosteneva che la propagazione della luce è istantanea, e pertanto il punto di partenza e il punto di arrivo coincidono, come il raggio della sfera all’infinito, che è un punto.

Il Teletrasporto umano è una magia tecnica e presenta enormi sfide tecniche e filosofiche, ma sarà sicuramente possibile con i progressi tecnologici.

Gli esseri umani vengono scansionati, smontati e immediatamente riassemblati parti per parti in una posizione completamente diversa, ma Gesù Cristo ha eseguito il teletrasporto senza mezzi tecnici, attraverso la luce.

Il teletrasporto avviene attraverso le onde aventi massa zero, come i fotoni, ed energia negativa, altrimenti il “Sacro telo si sarebbe incenerito”.

E’ questa la tecnologia del teletrasporto e dei viaggi a velocità superiore a quella della luce.

Ubiquità è la facoltà di essere contemporaneamente in ogni luogo, propria di Dio e attribuita ad alcuni santi.

La possiedono, oltre che Dio e Gesù Cristo, alcuni santi e santoni, come il guru indiano Sai Baba (avatar o l’incarnazione del Dio Shiva).

I misteri della religione, come le domande della scienza un giorno verranno sperimentati grazie alla techne.

Come ipotetica tecnologia il teletrasporto è ancora utilizzato solo nelle opere di fantascienza.

Noi vogliamo attuare la sinergia di tutte le discipline compresa la religione, dato che l’ubiquità dei guru indiani e persino la resurrezione di Cristo non sono altro che fenomeni di teletrasporto quantistico, che prima o poi sarà oggetto di sperimentazione;

e persino la Fantascienza (avatar) dato che è possibile il teletrasporto anche attraverso grandi distanze e velocità superiori a quella della luce (trasporto istantaneo, come il pensiero).

Il teletrasporto costituisce uno dei maggiori soggetti di ricerca tra fisici di tutto il mondo che operano nel campo della fisica quantistica.

° ° °§° ° °

I mezzi della “Sintechne”: la biblioteca, il cinema, i documentari, il giornale e le riviste, gli incontri di studio, gli scambi, le mostre, la “fisica” di Magazzù, la sinergia.

Ma anche la religione e la teologia, (principio antropico) e infine la paleontologia, dato che attraverso lo studio delle stalagmiti esistenti nella grotta più profonda nelle stalagmiti della terra, i paleontologi, nelle viscere nascoste del Dark Star, hanno trovato sia uranio che piombo, grazie ai quali si può applicare il metodo di datazione uranio-piombo, con cui e possibile andare molto indietro nel tempo, poiché il piombo è stabile e ipoteticamente ci permetterebbe di risalire fino allo stesso Bing Bang.

E mi riferisco anche alla biologia e allo studio del DNA (il quale contiene il progetto della vita e dell’intelligenza) e allo stesso studio dell’anima e del pensiero creativo, l’energia negativa che si spinge fino agli estremi confini dell’Universo, oltre il tempo e lo spazio infiniti, oltre l’eterno divenire, gli sconfinati orizzonti dell’inconoscibile e l’affascinante mistero dell’Essere.

C’è un Dio creatore trascendente o è l’Universo che crea sè stesso (un Dio immanente)?

Essere o non Essere, questo è il problema.

Vogliamo concludere con le nebulose estreme e il vento stellare, ai confini dell’Universo che si espande, a una velocità superluminare (c²), e a una temperatura di miliardi, di miliardi di miliardi di gradi; il plasma e i gas (idrogeno ed elio) ionizzati; la creazione della materia dal nulla, dall’energia negativa, attraverso l’eccitazione del vuoto; ai confini estremi del Cosmo, dove lo spirito vaga nell’abisso.

Noi vogliamo indagare sul tempo immaginario, le particelle virtuali, l’energia negativa, le fluttuazioni del vuoto, i fotoni virtuali e reali della luce e il mistero della creazione, le temperature delle nebulose, l’espansione dell’universo, il brodo primordiale, i gas ionizzati e il plasma di quark, la fisica estrema e la teoria del tutto.

Il falso vuoto e il vuoto reale. La massima e la minima energia. L’energia virtuale e reale. Le particelle virtuali e reali.

All’origine il vuoto era pieno di energia (falso vuoto) e privo di particelle.

Dopo, la minima energia, e fu pieno di particelle (vuoto reale), dove il tempo non ha una direzione verso il futuro e lo spazio vuoto custodisce tutta la materia dell’Universo e l’energia vaga nell’infinito, e lo spirito nel nulla, nel caos primordiale del falso vuoto.

Lo spazio intergalattico è pieno di gas, le nebulose trascinate dal vento stellare che non fanno passare la luce, essendo molto densi, come il brodo primordiale e forse ionizzati o parzialmente ionizzati, come il plasma.

La temperatura delle nebulose forse è molto alta a causa della velocità del “vento” stellare.

Ritengo che i confini estremi dell’universo, dove il cosmo si espande ad una velocità sempre maggiore e superluminare, lo spazio vuoto sia pieno di nebulose, calde e ionizzate come il plasma e il brodo primordiale, ed abbiano una temperatura ed una velocità sempre maggiore, man mano che si allontanano dal tempo del Big Bang e dalle origini.

Pertanto, non è necessario un ritorno ed una implosione (Big Crunk), dato che la massima espansione e la massima concentrazione della materia coincidono. D’altronde, se l’universo non ha un centro e non ha un confine, il punto e l’infinito coincidono.

E questa energia esistente nel vuoto da sempre, è forse quel vento stellare (polvere di stelle), quello spirito eterno al di là dello spazio e del tempo, che sopravvive alla morte dei sensi, quell’anima che alita la vita e non muore, quale altra dimensione spazio temporale, nella quale Cristo trasferì il suo corpo e il suo spirito (il corpo di luce), anticipando l’esperimento del teletrasporto quantistico.

Ma tutto questo è ancora un mistero che forse noi potremo svelare e forse anche sperimentare.

Le fluttuazioni di densità delle particelle tempo immaginario ( teoria quantistica della gravità)

La freccia del tempo

L’Unificazione della fisica

Freccia del tempo cosmologico

Quanti di luce

Fibra ottica / simmetria dell’Universo

La direzione del tempo in cui aumenta il disordine è la stessa in cui l’universo si espande, dato che l’Universo ha avuto inizio in un modo molto omogeneo e ordinato .

E’ questa l’iniziale simmetria dell’universo, che se non fosse stata sconvolta da un evento catastrofico, avrebbe annicchilito la materia e l’antimateria, create nella stessa quantità ( simmetria). Se si fosse mantenuta la simmetria e conservato l’ordine cosmico e l’omogeneità iniziale, l’universo non esisterebbe e neanche noi.

La formazione delle galassie fu causata dal rallentamento dell’espansione dell’universo ad opera dell’attrazione gravitazionale della massa extra, in un Universo iniziato in uno stato omogeneo e ordinato, poi diventato grumoso e disordinato ( il brodo cosmico)al passare del tempo .

Quando l’universo cesserà di espandersi e comincerà a contrarsi, la freccia del tempo termodinamica si rovescerà e il disordine diminuirà col tempo.

Ciò avviene nel buco nero, dato che il collasso di una stella è molto simile alle ultime fasi del collasso dell’intero universo.

Quanto l’universo cesserà di espandersi, i protoni e i neutroni contenuti nelle stelle saranno decaduti in particelle di luce e radiazione. Ciò conferma la mia teoria che prima dell’universo c’era la luce in uno stato di disordine quasi completo, in assenza di confini dell’Universo.

La freccia termodinamica del tempo che coincide con la freccia cosmologica è la direzione del tempo in cui aumenta il disordine e l’Universo si espande ( freccia cosmologica).

In conseguenza del principio di indeterminazione, persino lo spazio vuoto può essere pieno di coppie di particelle e antiparticelle virtuali.

Queste coppie hanno una quantità di energia infinita e quindi per la famosa equazione di Einstein avrebbero una quantità infinita di massa.

La loro attrazione gravitazionale incurverebbe l’Universo, racchiudendolo in uno spazio infinitamente piccolo.

Nella teoria quantistica le particelle non hanno posizioni e velocità ben definite, ma sono rappresentate da un’onda come i fotoni di luce pag. 202.

Può darsi che non ci siano posizioni e velocità i particelle, ma soltanto onde . Dal B..B ai buchi neri pag.186 – pag. 197 .

L’universo non è simmetrico perché non ha un centro.

Non è simmetrico perché se fosse simmetrico non esisterebbe, perché la materia e l’antimateria si sarebbero reciprocamente annichilite.

L’universo non è ordinato, essendo stato creato dal caos, cioè dal disordine e dall’errore.

E’ l’asimmetria che ha reso possibile la vita dell’ Universo ed è l’asimmetria che ha creato l’arte e la bellezza .

Le interazioni delle particelle e gli esperimenti dell’LHC (l’acceleratore..)

Pare che la prima particella elementare sia l’elettrone ma bisogna chiarire che cosa si intende per particella elementare.

E’ certo comunque che la prima particella elementare scoperta è l’elettrone, che forse non è una particella essendo priva di massa ma è sicuro che la sua carica è negativa.

Il protone, dotato di massa (1836 volte più pesante dell’elettrone) non è invece una particella elementare ; ma perché?

Einstein attribui’ alla radiazione elettromagnetica la proprietà di una particella (l’effetto foto elettrico): il fotone. La natura corpuscolare dell’onda di luce dato che si propaga in maniera discreta attraverso l’emeissione di corpuscoli elementari di energia E= mc . Questo è il problema dell’interazione della radiazione con la materia e della teoria quantistica del fotone ( E= hv).

E allora la prima particella elementare potrebbe essere il fotone, che non ha né carica elettrica, né massa, ed è il responsabile dell’interazione elettromagnetica.

Gli atomi sono indivisibili e immutabili e indistruttibili. Le particelle elementari sono indivisibili sia gli atomi che le particelle sono intercalati da spazi vuoti.

Gli spazi vuoti sono il vuoto già esistente prima del Big Bang pieno di fluttuazioni di energia. Gli atomi non possono crearsi, né dividersi né distruggersi. Le particelle sono i pilastri della materia dato che se non esistessero, non esisterebbe neanche la materia.

e interazioni delle particelle e gli esperimenti dell’LHC (l’acceleratore..)

Pare che la prima particella elementare sia l’elettrone ma bisogna chiarire che cosa si intende per particella elementare.

E’ certo comunque che la prima particella elementare scoperta è l’elettrone, che forse non è una particella essendo priva di massa ma è sicuro che la sua carica è negativa.

Il protone, dotato di massa (1836 volte più pesante dell’elettrone) non è invece una particella elementare ; ma perché?

Einstein attribui’ alla radiazione elettromagnetica la proprietà di una particella (l’effetto foto elettrico): il fotone. La natura corpuscolare dell’onda di luce dato che si propaga in maniera discreta attraverso l’emeissione di corpuscoli elementari di energia E= mc . Questo è il problema dell’interazione della radiazione con la materia e della teoria quantistica del fotone ( E= hv).

E allora la prima particella elementare potrebbe essere il fotone, che non ha né carica elettrica, né massa, ed è il responsabile dell’interazione elettromagnetica.

Gli atomi sono indivisibili e immutabili e indistruttibili. Le particelle elementari sono indivisibili sia gli atomi che le particelle sono intercalati da spazi vuoti.

Gli spazi vuoti sono il vuoto già esistente prima del Big Bang pieno di fluttuazioni di energia. Gli atomi non possono crearsi, né dividersi né distruggersi. Le particelle sono i pilastri della materia dato che se non esistessero, non esisterebbe neanche la materia.

e interazioni delle particelle e gli esperimenti dell’LHC (l’acceleratore..)

Pare che la prima particella elementare sia l’elettrone ma bisogna chiarire che cosa si intende per particella elementare.

E’ certo comunque che la prima particella elementare scoperta è l’elettrone, che forse non è una particella essendo priva di massa ma è sicuro che la sua carica è negativa.

Il protone, dotato di massa (1836 volte più pesante dell’elettrone) non è invece una particella elementare ; ma perché?

Einstein attribui’ alla radiazione elettromagnetica la proprietà di una particella (l’effetto foto elettrico): il fotone. La natura corpuscolare dell’onda di luce dato che si propaga in maniera discreta attraverso l’emeissione di corpuscoli elementari di energia E= mc . Questo è il problema dell’interazione della radiazione con la materia e della teoria quantistica del fotone ( E= hv).

E allora la prima particella elementare potrebbe essere il fotone, che non ha né carica elettrica, né massa, ed è il responsabile dell’interazione elettromagnetica.

Gli atomi sono indivisibili e immutabili e indistruttibili. Le particelle elementari sono indivisibili sia gli atomi che le particelle sono intercalati da spazi vuoti.

Gli spazi vuoti sono il vuoto già esistente prima del Big Bang pieno di fluttuazioni di energia. Gli atomi non possono crearsi, né dividersi né distruggersi. Le particelle sono i pilastri della materia dato che se non esistessero, non esisterebbe neanche la materia.

L’elio e la luce

Dopo i primi istanti del “Big bang” esisteva soltanto l’elio allo stato gassoso (data l’elevatissima temperatura), mentre l’elio allo stato solido esiste soltanto nelle condizioni dello zero assoluto (-273°), dove la materia ha la massima concentrazione possibile (buco nero).

Nei primi istanti dell’universo non esisteva ancora la luce, come non esiste la luce nel buco nero.

Le due condizioni estreme del Cosmo (massima concentrazione e minima temperatura, e massima espansione e massima temperatura) coincidono, dato che la massima concentrazione della materia nel buco nero e lo zero assoluto provocano la sua esplosione e la massima temperatura, che sono altrettante condizioni estreme, nelle quali non esiste la luce (Fiat lux et lux fuit!).

Ecco perché non esiste in natura l’elio solido, perché in natura non esiste la suddetta condizione estrema, né la luce per poter verificare la suddetta condizione, al di fuori del tempo e dello spazio, nel vuoto e nel buio assoluto e totale.

Ma l’elio solido, la suddetta condizione impossibile, esiste nel vuoto quantistico che precede il Big Bang, in quel punto estremo di zero assoluto, nel quale si concentra tutto l’universo, nel quale gli atomi hanno raggiunto lo stato quantico di minima energia, esistente solo nel vuoto, dove le particelle esistono anche allo zero assoluto, dove esiste l’energia di punto zero.

L’intelligenza che più si avvicina a Dio

L’intelligenza che si avvicina di più a Dio (creata a sua immagine e somiglianza che era in principio “ed ora e sempre”) è quella del pazzo, perchè per capire la Verità e percepire l’infinito, bisogna allontanarsi dalla realtà.

Tanto è vero che gli Angeli e i demoni hanno gli stessi poteri della luce, che li ha generati.

L’essere vivente è morto e nasce quando muore e viceversa muore quando nasce.

Come l’inferno è la luce, il Paradiso è il buio, la luce risucchiata dal buco nero prima dell’esplosione della luce e viceversa perchè tutto questo è al di fuori del tempo e dello spazio.

Anzi, possiamo dire che l’Universo è stato creato dal fuoco dell’inferno, quel brodo cosmico, che è il plasma estremamente caldo esploso dal Big Bang in milionesimi di secondi, il quale, raffreddandosi, ha creato le stelle.

Lo zero assoluto

Lo zero assoluto è un valore infinito, irraggiungibile nell’Universo, come la velocità della luce, irraggiungibile senza identificarsi con essa.

È una singolarità la massima espansione dell’Universo a velocità che supera quella della luce, come l’energia minima, esistente soltanto nel buco nero, nel punto immateriale di massima concentrazione della materia, esistente nel vuoto quantistico prima del Big Bang, dove la luce si è formata esplodendo nella sua massima energia T=0 di velocità elevata al quadrato, che è anche una singolarità, essendo assolutamente irraggiungibile e avendo un valore infinito atemporale ed eterno.

È questo il significato della nota formula E = mc².

È questo il segreto dello spazio e del tempo e dell’eternità.

Una sfera che si espande all’infinito è un punto, mentre la velocità della luce al quadrato è la luce ferma T=0, inghiottita dal buco nero ed esplosa dal vuoto quantistico.

La nota formula per calcolare la circonferenza del cerchio, moltiplicando il raggio per 3,14 (π) non è più valida per un cerchio che si espande, dato che è all’infinito il raggio è uguale a zero, e moltiplicando qualsiasi numero per zero, si ottiene zero.

Il raggio, come la circonferenza diventano un punto infinito e indivisibile che si fondono in un unico punto, come le rette parallele e la radiazione cosmica di fondo prodotta dai fotoni della luce, che si espande in linea retta in tutte le direzioni.

Anche la proporzione aurea di Fibonacci si annulla all’infinito, dato che all’infinito la costante della dimensione aurea 1,68 si annulla, in quanto si moltiplica per zero.

L’Universo

L’Universo ha avuto inizio da un punto di densità infinita, in un brevissimo istante.

Il tempo e lo spazio si dilatano, dato che da quel brevissimo tempo (miliardesimi di secondo) il tempo ha avuto un’accelerazione in secondi, minuti, ore, giorni, anni etc…; mentre anche lo spazio si espande, dato che l’universo si espande ad una velocità sempre maggiore, più veloce della luce.

Questo è l’effetto costante, presente e inarrestabile della grande esplosione.

Ma cos’è quel punto che è esploso dal vuoto cosmico?

Il punto di densità infinita viene chiamato singolarità, ed esiste nel Big Bang e nel buco nero.

Non esiste nella fisica che conosciamo una massa maggiore del buco nero, tranne che tutta la massa dei corpi dell’universo, che erano contenuti nel punto di densità infinita esploso nel Big Bang.

È questo il punto di densità infinita: il buco nero, la singolarità esistente nell’attimo infinito dell’esplosione primordiale.

Il punto è il vuoto, che non è il nulla (dato che nulla si crea e nulla si distrugge): il vuoto quantistico dal quale è esploso l’universo.

Alcuni sostengono che i buchi neri hanno fotoni e gravitoni, con poca energia, o energia pari a zero (il vuoto).

Ma non ha massa zero, dato che in tal caso non esisterebbe, in quanto avrebbe zero raggio, zero entropia e temperatura infinita, ed evaporerebbe immediatamente.

Lux fiat et lux facta est

La particella di Dio non è il bosone di Higgs, ma il fotone di Dimitri Salonia

L’Universo, la materia e persino noi esistiamo per un errore avvenuto nell’esplosione del Big Bang.

Difatti la materia e l’antimateria scontrandosi avrebbero dovuto annichilarsi e l’Universo si sarebbe autodistrutto nel momento in cui si è creato, lasciando soltanto una scia di energia, se non fosse intervenuta l’improbabile asimmetria e il decadimento naturale, un processo occasionale e imprevisto, un errore.

I neutrini di Maiorana potrebbero spiegarci perché esiste la materia, essendo decaduti asimmetricamente dopo il big bang, conducendo ad una piccola quantita’ di materia, che ha permesso all’ Universo di esistere.

I neutrini sono particelle senza carica elettrica, che per questo possono comportarsi come materia o antimateria e favorire l’una o l’altra.

Secondo la teoria del big bang all’inizio la quantita’ di materia e antimateria nell’Universo era la stessa.

Se tutto fosse rimasto così, materia e antimateria si sarebbero annichilate, e oggi non ci sarebbe l’Universo, non ci saremmo noi.

Ma, dato che non è così , cosa è successo a livello fisico che ha fatto prevalere la materia sull’antimateria?

Forse il decadimento dei neutrini e la comparsa della luce che avrebbe creato una quantita’ leggermente maggiore di materia , rispetto all’antimateria che ha così rotto l’equilibrio tra i due.

Ma resta il mistero della materia oscura, che non è materia, né antimateria.

Se l’universo primordiale fosse stato perfettamente omogeneo, la sua evoluzione non avrebbe prodotto il raggruppamento della materia in galassie e gli ammassi di galassie che oggi possiamo osservare.

Affinchè possa attuarsi tale raggruppamento è necessaria la presenza di disomogeneità iniziali del plasma primordiale che agiscono come semi attorno ai quali si accumula la materia.

Ciò è avvenuto all’epoca della ricombinazione quando l’universo aveva 380.000 anni che furono registrati nella mappa della radiazione di fondo, fatta di fotoni come in un computer , che è fluttuazione sonora del plasma primordiale.

I neutrini sono le particelle più abbondanti di materia dell’Universo superate per quantità solo dalle particelle di luce, i fotoni .

Ma né i neutrini né i fotoni hanno massa. Né i neutrini, né i fotoni, né la materia oscura, né l’antimateria potranno mai essere oggetto di sperimentazione. E’ stato l’errore o il caso che ha creato la materia, come il caso crea il fato, dato che l’ovulo viene fecondato da un solo seme, su miliardi di semi per un caso o un errore fatale e provvidenziale, magico e divino: la creazione ma anche il verbo incarnato.

Per sconvolgere l’originaria simmetrica materia- antimateria, creata dal Big Bang ( creazione-distruzione della materia) prima dell’Universo, serve qualcosa che sia privo di massa e di carica elettrica. Ora, la luce è un’onda priva di massa e di carica elettrica, che è esistita fin dalle origini e non ( 380.000 anni dopo il big bang) e ancora esiste in natura, e la sua presenza fin dalle origini dell’Universo è dimostrata dalla radiazione cosmica di fondo.

La luce è senza carica elettrica e senza massa, ma piena di energia, la più veloce esistente nell’Universo, che era presente nel brodo primordiale, come i neutrini

La cosmologia quantistica ad anello spiega alcune anomalie dell’Universo.

Viviamo in un universo eccezionale

Le disomogeneità sono il risultato di inevitabili fluttuazioni quantistiche nell’Universo primordiale.

Come sono nati i semi primordiali dell’universo?

Il tempo spaziale non è un “ continuum omogeneo” come rappresentato dalla teoria della relatività generale.

Il big bounce ipotizza che l’attuale universo in espansione è emerso dal nulla, da una massa supercompressa creata dalla contrazione dell’Universo nella sua fase precedente.

L’inflazione e la lunghezza di Plank di circa 20 ordini di grandezza più piccola del raggio di un protone.

La luce è costituita da fotoni, che come i neutrini sono particelle senza carica elettrica, che per questo possono comportarsi come materia o antimateria ( che hanno carica elettrica eguale e contrapposta) e favorire l’una o l’altra.

La luce ha favorito la materia ed ha creato l’universo , salvandolo dall’annichilimento programmato dal big bang “Fiat lux et lux facta est”.

I neutrini sono le particelle più abbondanti di materia dell’universo, superate per quantità solo dalle particelle di luce, i fotoni, anch’essi privi di massa e di carica elettrica.

L’invisibile

Noi talvolta vorremo rappresentare l’invisibile, la realtà che sfugge agli occhi, ma non alla mente, che percepisce anche l’immaginario.

I testi di Leonardo si rifanno al diluvio biblico, ad un evento di portata universale, che rimescola la disposizione fisica dei quattro elementi fondamentali (acqua, aria, terra e fuoco) e che getta nella più cupa disperazione la popolazione umana e animale.

Mentre i disegni mettono in evidenza la visionarietà leonardesca.

Sia i testi che i disegni di Leonardo costituiscono per gli artisti un valido stimolo per rielaborazioni creative e per esercizi interpretativi, un elemento di specificazione estetica, un principio immanente alla costruzione artistica. Tutto questo l’ho scoperto leggendo i testi di Leonardo e, osservando i disegni che ho letto e ho visto dopo aver dipinto le opere. Leonardo sosteneva il primato della pittura in cui l’appropriazione dell’opera risulta istantanea, rispetto alla temporalità della musica e della poesia, e sono stato affascinato dal mistero che promana da questi disegni.

Esplorare i confini dell’Universo

Noi vogliamo esplorare i confini dell’Universo, ma vogliamo spingerci ben oltre i suddetti confini, oltre l’inizio e la fine del Cosmo, oltre lo spazio intergalattico e la freccia del tempo, oltre l’infinito e l’eterno, ove regna lo zero assoluto e il tempo e lo spazio trascendono il nulla; dove il buio si identifica con la luce e la singolarità impedisce all’uomo di sperimentare il fenomeno dell’origine e del destino dell’Universo.

Noi vogliamo occuparci delle indagini estreme e vogliamo studiare l’ impossibile, mai tentato dalla fisica né sperimentato né sperimentabile.

Questo è l’inconoscibile che vogliamo scoprire attraverso la ricerca e lo studio di eccellenza delle menti più illuminate.

Noi vogliamo indagare in sinergia sui primi istanti di vita del Cosmo e sulle condizioni dell’Universo primordiale, prima del tempo e dello spazio.

E ciò vogliamo fare attraverso lo scambio di informazioni per la diffusione e lo sviluppo degli studi di eccellenza della Cosmologia (e delle altre discipline).

Noi vogliamo assistere all’attimo fuggente ed eterno della creazione, soprattutto attraverso lo studio dei fotoni di luce e lo sviluppo della formula di Einstein (E=mc2) fino alle sue estreme conseguenze e alle sue primordiali radici al di là del tempo e dello spazio.

Prendiamo l’esempio della meccatronica. Mette insieme meccanica, elettronica ed informatica, per realizzare dei sistemi meccanici intelligenti, tramite l’utilizzo di software informatici e circuiti elettrici. Non si tratta solo di collegare i componenti, ma di far in modo che la vita quotidiana sia semplificata, tramite la creazione di prodotti “smart”, che cambiano funzionamento grazie all’automazione ed appunto all’integrazione con tutte le altre discipline: fisica, matematica, geometria, geologia, sismologia, architettura, pittura, scultura arti, spettacoli, danza, sport, gioco, archeologia, zoologia, filosofia, storiografia, politica, botanica, agricoltura, cinema, teatro, letteratura, poesia, sociologia, medicina, astrologia, cosmologia, psicologia, estetica.

Ci vogliamo soffermare anche sullo studio della botanica, che studia il seme, il quale contiene l’albero e il fiore che esplode dal bocciolo. Quel seme dal quale è esploso l’Universo e la bellezza, e anche l’uomo e l’intelligenza.

L’eccitazione dello spermatozoo sull’ovulo è come l’eccitazione del fotone sulle particelle virtuali del vuoto.

Solo coordinando tutte le diverse discipline e superando i loro singoli confini si potrà espandere ancora e continuamente la conoscenza, rispondendo alla sempre crescente complessità del mondo moderno, finchè forse utopisticamente parlando si potrà raggiungere la conoscenza universale ed unitaria.

Le cose più interessanti della scienza che hanno permesso sempre di fare nuove scoperte sono le “verità” non conosciute, né ancora sperimentate, né sperimentabili.

Noi ci proponiamo la realizzazione di attività di formazione, studio, ricerca, disseminazione, promozione culturale e progettazione su tematiche marcatamente interdisciplinari, che coinvolgono sia le scienze umane che le scienze esatte.

L’inizio del Cosmo

Noi vogliamo esplorare i confini dell’Universo, ma vogliamo spingerci ben oltre i suddetti confini, oltre l’inizio e la fine del Cosmo, oltre lo spazio intergalattico e la freccia del tempo, oltre l’infinito e l’eterno, ove regna lo zero assoluto e il tempo e lo spazio trascendono il nulla; dove il buio si identifica con la luce e la singolarità impedisce all’uomo di sperimentare il fenomeno dell’origine e del destino dell’Universo.

Noi vogliamo occuparci delle indagini estreme e vogliamo studiare l’ impossibile, mai tentato dalla fisica né sperimentato né sperimentabile.

Questo è l’inconoscibile che vogliamo scoprire attraverso la ricerca e lo studio di eccellenza delle menti più illuminate.

Noi vogliamo indagare in sinergia sui primi istanti di vita del Cosmo e sulle condizioni dell’Universo primordiale, prima del tempo e dello spazio.

E ciò vogliamo fare attraverso lo scambio di informazioni per la diffusione e lo sviluppo degli studi di eccellenza della Cosmologia (e delle altre discipline).

Noi vogliamo assistere all’attimo fuggente ed eterno della creazione, soprattutto attraverso lo studio dei fotoni di luce e lo sviluppo della formula di Einstein (E=mc2) fino alle sue estreme conseguenze e alle sue primordiali radici al di là del tempo e dello spazio.

Prendiamo l’esempio della meccatronica. Mette insieme meccanica, elettronica ed informatica, per realizzare dei sistemi meccanici intelligenti, tramite l’utilizzo di software informatici e circuiti elettrici. Non si tratta solo di collegare i componenti, ma di far in modo che la vita quotidiana sia semplificata, tramite la creazione di prodotti “smart”, che cambiano funzionamento grazie all’automazione ed appunto all’integrazione con tutte le altre discipline: fisica, matematica, geometria, geologia, sismologia, architettura, pittura, scultura arti, spettacoli, danza, sport, gioco, archeologia, zoologia, filosofia, storiografia, politica, botanica, agricoltura, cinema, teatro, letteratura, poesia, sociologia, medicina, astrologia, cosmologia, psicologia, estetica.

Ci vogliamo soffermare anche sullo studio della botanica, che studia il seme, il quale contiene l’albero e il fiore che esplode dal bocciolo. Quel seme dal quale è esploso l’Universo e la bellezza, e anche l’uomo e l’intelligenza.

L’eccitazione dello spermatozoo sull’ovulo è come l’eccitazione del fotone sulle particelle virtuali del vuoto.

Solo coordinando tutte le diverse discipline e superando i loro singoli confini si potrà espandere ancora e continuamente la conoscenza, rispondendo alla sempre crescente complessità del mondo moderno, finchè forse utopisticamente parlando si potrà raggiungere la conoscenza universale ed unitaria.

Le cose più interessanti della scienza che hanno permesso sempre di fare nuove scoperte sono le “verità” non conosciute, né ancora sperimentate, né sperimentabili.

Noi ci proponiamo la realizzazione di attività di formazione, studio, ricerca, disseminazione, promozione culturale e progettazione su tematiche marcatamente interdisciplinari, che coinvolgono sia le scienze umane che le scienze esatte.

La particella di Dio “ fiat lux et lux fiat”

Non fu il bosone di Higgs, ma il fotone di Dimitri Salonia che creò l’Universo

Onde e particelle nel vuoto

La luce è l’unica particella che ha una doppia natura, corpuscolare e ondulatoria, ma non ha carica elettrica, né massa, e pertanto non è una particella.

In realtà la luce è una particella virtuale, che ha una quantità infinita di energia, e quindi, secondo la famosa equazione di Einstein , ha una quantità infinita di massa, che incurva l’Universo riducendolo a dimensioni infinitamente piccole, ed infinitamente grandi, spinto all’estremo limite dello spazio tempo dalla fantastica velocità della luce al quadrato.

La luce è un’onda e una particella puntiforme di valore infinito, che noi, che viviamo nello spazio tempo, il divoratore di tutte le cose non possiamo percepire.

Ovviamente non mi riferisco alla luce visibile che riusciamo a percepire con i nostri occhi, affascinati dalla magia dei colori e della bellezza ma ai fotoni virtuali invisibili ed oscuri della luce, da cui ha origine il tutto. Forse non ci sono onde e particelle ma solo onde, le onde dell’elettrone, di carica negativa, le onde elettromagnetiche che sono quell’energia minima esistente da sempre nel vuoto, prima del Big Bang e dell’Universo, e resterà per sempre anche dopo la fine di questo nostro Universo, dove le onde si identificano con le particelle nelle fluttuazioni infinite del nulla eterno e sia la massa che l’energia sono infinite, cioè uguali a zero (lo zero assoluto).

E’ questo il valore infinito dell’Universo anzi del cosmo che ha dimensioni nulle.

Anche Aristotele riteneva che la materia non fosse costituita da particelle.

E’ certo, comunque che l’energia luminosa viaggia sotto forma di un altro tipo di particella, che è priva di massa, ed è chiamata fotone e ha creato l’Universo (fotone virtuale) e prima del Big bang non era una particella.

La meccanica quantistica ondulatoria sostiene che l’elettrone ha qualità corpuscolari e ondulatorie e dovrebbe essere valida per tutte le particelle secondo la Teoria dei quanti di luce di Einstein. La collisione del fotone con l’elettrone descriveva in termini corpuscolari l’interazione dell’elettrone con la radiazione che è un fenomeno tipicamente ondulatorio.

Esistono soltanto le fluttuazioni del vuoto e le vibrazioni del nulla in questo spazio infinito che dallo zero assoluto esplode in infiniti universi, in un attimo eterno e sempre fine.

Mentre le particelle virtuali attendono l’atto della loro esistenza, nel buio e nel silenzio del vuoto.

E vaga laggiù, negli abissi del cosmo, l’anima del mondo eccitata dal respiro del mondo e dall’energia dello spirito, nell’eterno ed immutabile divenire, spinta dal vento stellare in un atomo di luce.

Cosa c’è prima dell’inizio e dopo la fine dell’Universo?

Il vuoto e il nulla eterno e la luce dei fotoni virtuali.

Il nostro universo è finito, dato che un Universo infinito non potrebbe espandersi (mentre il vuoto è infinito).

Ma cosa ci può essere oltre e dopo l’espansione dell’Universo, cioè oltre lo spazio e il tempo, se non il vuoto, che è lo stesso vuoto esistente prima del Big Bang?

Ma quel vuoto non è completamente vuoto, dato che contiene energia minima (E) che consente l’esplosione della materia attraverso la luce, che si identifica con quell’energia minima che, con l’eccitazione dei campi avvolge le tenebre e crea la materia dal nulla (E=mc²).

Il vuoto esistente agli estremi confini dell’Universo, e quello esistente alle origini dell’Universo stesso si identificano, sia nello spazio che nel tempo, dato che, se l’Universo non ha un centro non ha neanche un confine esterno, né un inizio, né una fine, dato che nella “singolarità” il tempo non ha una sola direzione, ma una direzione infinita, che si espande dalle origini alla fine e dalla fine alle origini, come la luce che esplode in tutte le direzioni, e lo spazio, che non ha confini.

Si suol dire che l’espansione dell’Universo non è altro che l’esplosione in atto del Big Bang: questo conferma che l’espansione dello spazio e del tempo (che si identificano) avviene istantaneamente nel vuoto cosmico.

Il vuoto è statico e non si sposta né nello spazio, né nel tempo, in quanto si trova nella condizione estrema del punto zero (-273,15 gradi), dove la materia è ferma e si annulla in un punto estremamente denso (come nel buco nero), ma la luce vaga nell’abisso, come lo spirito eterno, prima della nascita e dopo la morte e l’Energia del vuoto prima delle origini e dopo la fine dell’Universo.

Lo spazio si espande, in quanto è spinto dall’Energia minima e infinita che provoca l’esplosione del Big Bang, ma nello stesso tempo si irradia attraverso la luce in tutte le direzioni ed a velocità infinita, che è uguale a zero:(T=0).

In realtà, lo spazio ed il tempo sono fermi, dato che non può esistere uno spostamento del tempo e dello spazio nell’attimo eterno della creazione dell’Universo, né nel vuoto cosmico del nulla, uno strano nulla, in quanto si identifica nel punto zero, che contiene tutto l’Universo e l’Energia creativa della luce nel vuoto.

Questo fenomeno è stato sperimentato, dato che nell’acceleratore sono stati creati elettroni (che sono onde, ma anche particelle) attraverso la luce (E=mc²), dove “E” è l’energia della onde elettromagnetiche della luce, “m” è la particella che diventa massa attraverso l’eccitazione della luce, e “c²” è la velocità della luce al quadrato, che non esiste in natura, ma soltanto nel vuoto cosmico.

Il Big Bang è un attimo eterno, è la luce che si espande e lo spazio che si dilata, passando dalla potenza del punto infinito di massima condensazione dell’energia e della materia, all’atto della creazione dell’Universo in continua ed eterna espansione, al di fuori del tempo e dello spazio, dato che la massima concentrazione e la massima espansione coincidono nel punto 0=∞, T=0 è la funzione della luce al di fuori del tempo.

La formula di Einstein E=mc² dimostra che la velocità della luce è variabile fino ad essere infinita (c al quadrato = ∞), anche perché, secondo la fisica quantistica, è impossibile misurare contemporaneamente la posizione l’impulso di una particella e la relazione di trasformazione di energie in materia, secondo la nota formula di Einstein, dove l’energia, la massa e la particella più eletta si collegano in un’unica formula, e ci spiega sostanzialmente il concetto di eterno.

In natura è sempre la luce a farla da padrona, particella di sicuro irraggiungibile, sia che vada a velocità di 300.000 km/h al secondo, o di 3.000.000 di km/h al secondo, sia che vada a velocità infinita.

Il movimento della luce di fatto avviene nel vuoto in un mondo in assenza di tempo e di spazio, e ad un qualsiasi fotone dell’universo corrispondono tutti gli eventi contemporaneamente.

Il riferimento della luce è un riferimento assoluto ed eterno, e la luce e ai suoi segreti sull’assenza del tempo è legata all’immortalità.

Per noi che viviamo nello spazio e nel tempo, il vuoto coincide con il nulla, dato che è oltre lo spazio e il tempo che governano l’Universo; così la luce per noi umani deve avere una velocità limitata nel tempo e nello spazio, dato che non possiamo sperimentare la stasi della luce e dell’Eterno, quel Dio motore immobile, che muove l’Universo e crea la materia attraverso la luce (Fiat Lux et Lux facta est).

Lemaitre suggeriva che “un unico grande atomo, che conteneva tutta l’Energia, diede inizio all’Universo”. E Francesco Rigoli ritiene che “un Universo cosmologico nasce dall’Assoluto, ossia dalla luce, dove T=0 e forse solo per il motivo che noi siamo nel divenire e ragioniamo temporalmente pensiamo ad un istante iniziale.

Il T=0 di Francesco Rigoli rappresenta l’assenza del tempo e la nascita di una nuova fisica, fondata sul vero assoluto e il mondo eterno, dato che rappresenta l’immutabilità delle cose e il non divenire, e quindi esclude ogni successione temporale, e rappresenta l’assoluto, che è un riferimento privilegiato irraggiungibile.

La contraddizione di un mondo caratterizzato dall’assenza di tempo, che sia contemporaneamente presente in un mondo in cui fluisce il tempo, rappresenta il segreto più straordinario della fisica (estrema).

In questa scissione del cosmo si può immaginare un Universo splendido ed irraggiungibile (la luce) e l’Universo in cui viviamo, nel quale la materia domina, governa e condiziona la luce.

Giustificazione scientifica dell’immortalità dell’anima

T=0 è la formula che dimostra l’eternità della luce, la sua velocità infinita=0, o c² che coincide con l’eternità, data la contrazione del tempo in un attimo infinito, dove non esiste né il tempo, né lo spazio, né il movimento.

0c=∞ significa che tutto è luce.

Se l’Universo ha un raggio a velocità infinita, si incontra con lo stesso, come nella cavità di un corpo nero e riempie tutto lo spazio di luce.

La luce è contenuta nella materia, dato che vi sono atomi che emettono luce, molecole che emettono luce.

Il nostro corpo ha un corpo di luce c=0 è la luce della materia.

Il corpo di luce (c=0) e il pensiero (v=c) sono collegati, e alla morte escono dal corpo, perché sono anche ∞.

Il pensiero e l’Anima sono luce, come l’intero Universo è luce.

La morte interrompe gli impulsi elettrici del corpo e l’effetto fotoelettrico della luce sul corpo.

La luce ha una velocità variabile fino ad essere infinita (teletrasporto).

È una particella di sicuro irraggiungibile.

La formula semplicissima della luce E=mc² ci spiega il concetto di eterno T=0, dato da v=c, è qualcosa che ha inizio e fine in maniera contemporanea, anche se sono trascorsi 15 miliardi di anni di tempo, dato che quell’esplosione, avvenuta 15 miliardi di anni fa è ancora presente e lo sarà per sempre.

Il movimento della luce, come dell’Universo e dello spazio, avviene in assenza di tempo e di spazio.

La luce coincide con l’eternità, e questo sconvolge il meccanismo del movimento e del tempo, dato che tutto avviene contemporaneamente, in un tempo 0.

Ad un qualsiasi fotone dell’Universo corrispondono tutti gli eventi contemporaneamente.

Il riferimento della luce è assoluto ed eterno.

Se un Universo cosmologico nasce, nasce dall’ assoluto, ossia dalla luce (Lux Fiat et Lux facta est) ma in realtà non nasce essendo eterno, anche se esiste la possibilità di emissione di elettroni (e quindi di creazione di materia) quando il fotone incide con una determinata frequenza sulle particelle nel vuoto, creando elettroni.

In pratica, nel riferimento della luce, nulla diviene, ed è pur vero che il moto dei sistemi relativi è riferito alla velocità della luce, che però è al quadrato, cioè uguale a 0 o all’infinito=∞.

L’istante dell’esplosione del Big Bang e l’attualità dell’Universo coincidono, tanto è vero che il Big Bang é adesso, e non 15 miliardi di anni fa.

Lo spazio assoluto, come il vuoto siderale esiste di per sé, a prescindere dai corpi che in esso si muovono.

Ciò avviene anche nel buco nero e nel vuoto esistente prima (?) del Big Bang e dopo la fine dell’Universo.

Il tempo assoluto scorre uniformemente, anzi non scorre.

I tempi, accertati in milionesimi di secondo dopo il Big Bang sono arbitrali.

Il vuoto non è il nulla ma il tutto che esiste da sempre ed è custodito nella memoria del buco nero e nel Big Bang.

È quel punto infinito che contiene tutto l’universo.

Il nulla e il tutto coincidono in quel punto infinito di concentrazione di tutta la materia dell’Universo che esplode dalla potenza all’atto, dall’energia del vuoto (E=mc²) dove l’energia è maiuscola, mentre la materia è minuscola, perché all’origine del Cosmo tutto è energia e onda elettromagnetica, fotoni di luce.

Lemaitre sosteneva nel lontano 1931 che “un unico grande atomo, che conteneva tutta l’Energia, diede inizio all’Universo”.

In verità, l’atomo primordiale di Lemaitre (definito da Tolman come uno dei mali del pensiero autistico e illusorio) è esploso in uno stato singolare 10.000 milioni di anni fa, come affermano i pionieri della teoria quantistica.

La suddetta esplosione è ancora in atto, dato che l’Universo si espande ad una velocità superiore a quella della luce.

Ma quello che è esploso nel Big Bang non era un atomo (dato che gli atomi si sono formati dopo l’inflazione…) ma quel punto zero che vagava nel vuoto cosmico, infinito ed eterno, ancora presente nei buchi neri, e che esploderà nella luce più potente dell’Universo, il quasar.

Velocità della luce al quadrato

Masse molto piccole possono sprigionare enormi quantità di energia, attraverso la luce. Cio’ perché le dimensioni fisiche di un’energia sono esattamente quelle di una massa moltiplicata per una velocità al quadrato. Trattasi, appunto, di quell’energia minima esistente nel vuoto che, eccitata dalla luce spinta alla velocità di 300.000 km al secondo elevata al quadrato, che è una velocità enorme, pur esistente nell’esplosione del Big Bang, ha creato la materia.

Ecco perché esiste l’Universo che continua ad espandersi ad una velocità ultraluminare, dato che l’esplosione del Big Bang non si è formata .

L’intero universo è un calcolatore come i computers, quindi a base di radiofrequenze (onde elettromagnetiche), poca energia per la memoria liquida. L’Energia che domina l’Universo è eterna, immutabile ed indistruttibile, dato che non ha inizio né fine, essendo fine a se’ stessa e non essendo stata creata.

E’ quell’Energia che è dentro di noi ed alita la vita, che chiamiamo anima e che fa esplodere gli astri.

E quell’onda elettromagnetica che si irradia dai segreti meandri dell’abisso , dai fotoni di luce che non è la luce che riusciamo a percepire con i nostri occhi dal blu al magenta nella magia dell’arcobaleno.

IL SIGNIFICATO DI ETERNITA’ ED IL SEGRETO DELL’IMMORTALITA’ DELL’ANIMA

Se T=O, cioe’ la velocità estrema della Luce (e non del semplice spettro elettromagnetico esistente in natura, che il nostro occhio percepisce in piccolissima parte) coincide con l’Eternità e con l’infinito, secondo la formula del Rigoli O.C. ∞ , dove il primo elemento è lo zero assoluto, “ C” è la velocità della luce e “ ∞ è l’infinito , dato che C è =∞, e pertanto tutto è luce, , dato che, se l’universo fisico è limitato da un raggio a velocità infinita, si incontra con se stesso, riempendo tutto lo spazio di luce.

Ciò significa che tutte le particelle di luce sono collegate nell’infinito raggio di luce, che si incontra con se’ stesso.

E se esiste solo la luce e la sua energia minima e totale nel vuoto (che esiste anche nel nostro cervello ) e nel nulla oltre e al di là dell’universo , fuori dal tempo e dallo spazio, ciò significa che esiste un altro mondo, che non è il nostro universo finito e limitato dallo spazio e dal tempo. E se il pensiero è luce in quanto è l’energia totale della luce ed il nostro corpo ha un corpo di luce, formato dalla luce presente nella materia, dato che la luce è contenuta nella materia, in quanto gli atomi e le molecole del corpo umano sono centinaia di migliaia di miliardi come i neuroni del cervello (che sono energia elettromagnetica e quindi luce) emettono luce, e sono tenute in vita dalla luce.

Dobbiamo distinguere tra luce nella materia e nel tempo oltre che nel nostro universo, limitato dallo spazio e dal tempo e luce virtuale fuori dal tempo e dallo spazio intergalattico nel vuoto eterno e immutabile come l’Anima e la Luce.

L’Anima e la luce fuori dal tempo perché è eterna, in quanto rappresenta tutti gli istanti della vita contemporaneamente , in un unico istante.

Anche la fisica estrema puo’ sperimentare i fenomeni “ paranormali” più segreti e misteriosi per la nostra intelligenza, dato che il nostro cervello è sfruttato solo al 10%.

Coloro che hanno vissuto l’esperienza della premorte e sono tanti, hanno visto questa luce eterna ed abbagliante (che non ha i colori dell’iride) e non l’hanno vista con gli occhi ma con l’Anima che si immedesima con la luce.

L’esistenza di questa Luce, oltre il tempo e lo spazio ed oltre i limiti dell’universo è stata sperimentata.

Cosa c’è prima dell’inizio e dopo la fine dell’Universo?

Il vuoto e il nulla eterno e la luce dei fotoni virtuali.

Il nostro universo è finito, dato che un Universo infinito non potrebbe espandersi (mentre il vuoto è infinito).

Ma cosa ci può essere oltre e dopo l’espansione dell’Universo, cioè oltre lo spazio e il tempo, se non il vuoto, che è lo stesso vuoto esistente prima del Big Bang?

Ma quel vuoto non è completamente vuoto, dato che contiene energia minima (E) che consente l’esplosione della materia attraverso la luce, che si identifica con quell’energia minima che, con l’eccitazione dei campi avvolge le tenebre e crea la materia dal nulla (E=mc²).

Il vuoto esistente agli estremi confini dell’Universo, e quello esistente alle origini dell’Universo stesso si identificano, sia nello spazio che nel tempo, dato che, se l’Universo non ha un centro non ha neanche un confine esterno, né un inizio, né una fine, dato che nella “singolarità” il tempo non ha una sola direzione, ma una direzione infinita, che si espande dalle origini alla fine e dalla fine alle origini, come la luce che esplode in tutte le direzioni, e lo spazio, che non ha confini.

Si suol dire che l’espansione dell’Universo non è altro che l’esplosione in atto del Big Bang: questo conferma che l’espansione dello spazio e del tempo (che si identificano) avviene istantaneamente nel vuoto cosmico.

Il vuoto è statico e non si sposta né nello spazio, né nel tempo, in quanto si trova nella condizione estrema del punto zero (-273,15 gradi), dove la materia è ferma e si annulla in un punto estremamente denso (come nel buco nero), ma la luce vaga nell’abisso, come lo spirito eterno, prima della nascita e dopo la morte e l’Energia del vuoto prima delle origini e dopo la fine dell’Universo.

Lo spazio si espande, in quanto è spinto dall’Energia minima e infinita che provoca l’esplosione del Big Bang, ma nello stesso tempo si irradia attraverso la luce in tutte le direzioni ed a velocità infinita, che è uguale a zero:(T=0).

In realtà, lo spazio ed il tempo sono fermi, dato che non può esistere uno spostamento del tempo e dello spazio nell’attimo eterno della creazione dell’Universo, né nel vuoto cosmico del nulla, uno strano nulla, in quanto si identifica nel punto zero, che contiene tutto l’Universo e l’Energia creativa della luce nel vuoto.

Questo fenomeno è stato sperimentato, dato che nell’acceleratore sono stati creati elettroni (che sono onde, ma anche particelle) attraverso la luce (E=mc²), dove “E” è l’energia della onde elettromagnetiche della luce, “m” è la particella che diventa massa attraverso l’eccitazione della luce, e “c²” è la velocità della luce al quadrato, che non esiste in natura, ma soltanto nel vuoto cosmico.

Il Big Bang è un attimo eterno, è la luce che si espande e lo spazio che si dilata, passando dalla potenza del punto infinito di massima condensazione dell’energia e della materia, all’atto della creazione dell’Universo in continua ed eterna espansione, al di fuori del tempo e dello spazio, dato che la massima concentrazione e la massima espansione coincidono nel punto 0=∞, T=0 è la funzione della luce al di fuori del tempo.

La formula di Einstein E=mc² dimostra che la velocità della luce è variabile fino ad essere infinita (c al quadrato = ∞), anche perché, secondo la fisica quantistica, è impossibile misurare contemporaneamente la posizione l’impulso di una particella e la relazione di trasformazione di energie in materia, secondo la nota formula di Einstein, dove l’energia, la massa e la particella più eletta si collegano in un’unica formula, e ci spiega sostanzialmente il concetto di eterno.

In natura è sempre la luce a farla da padrona, particella di sicuro irraggiungibile, sia che vada a velocità di 300.000 km/h al secondo, o di 3.000.000 di km/h al secondo, sia che vada a velocità infinita.

Il movimento della luce di fatto avviene nel vuoto in un mondo in assenza di tempo e di spazio, e ad un qualsiasi fotone dell’universo corrispondono tutti gli eventi contemporaneamente.

Il riferimento della luce è un riferimento assoluto ed eterno, e la luce e ai suoi segreti sull’assenza del tempo è legata all’immortalità.

Per noi che viviamo nello spazio e nel tempo, il vuoto coincide con il nulla, dato che è oltre lo spazio e il tempo che governano l’Universo; così la luce per noi umani deve avere una velocità limitata nel tempo e nello spazio, dato che non possiamo sperimentare la stasi della luce e dell’Eterno, quel Dio motore immobile, che muove l’Universo e crea la materia attraverso la luce (Fiat Lux et Lux facta est).

Lemaitre suggeriva che “un unico grande atomo, che conteneva tutta l’Energia, diede inizio all’Universo”. E Francesco Rigoli ritiene che “un Universo cosmologico nasce dall’Assoluto, ossia dalla luce, dove T=0 e forse solo per il motivo che noi siamo nel divenire e ragioniamo temporalmente pensiamo ad un istante iniziale.

Il T=0 di Francesco Rigoli rappresenta l’assenza del tempo e la nascita di una nuova fisica, fondata sul vero assoluto e il mondo eterno, dato che rappresenta l’immutabilità delle cose e il non divenire, e quindi esclude ogni successione temporale, e rappresenta l’assoluto, che è un riferimento privilegiato irraggiungibile.

La contraddizione di un mondo caratterizzato dall’assenza di tempo, che sia contemporaneamente presente in un mondo in cui fluisce il tempo, rappresenta il segreto più straordinario della fisica (estrema).

In questa scissione del cosmo si può immaginare un Universo splendido ed irraggiungibile (la luce) e l’Universo in cui viviamo, nel quale la materia domina, governa e condiziona la luce.

Giustificazione scientifica dell’immortalità dell’anima

T=0 è la formula che dimostra l’eternità della luce, la sua velocità infinita=0, o c² che coincide con l’eternità, data la contrazione del tempo in un attimo infinito, dove non esiste né il tempo, né lo spazio, né il movimento.

0c=∞ significa che tutto è luce.

Se l’Universo ha un raggio a velocità infinita, si incontra con lo stesso, come nella cavità di un corpo nero e riempie tutto lo spazio di luce.

La luce è contenuta nella materia, dato che vi sono atomi che emettono luce, molecole che emettono luce.

Il nostro corpo ha un corpo di luce c=0 è la luce della materia.

Il corpo di luce (c=0) e il pensiero (v=c) sono collegati, e alla morte escono dal corpo, perché sono anche ∞.

Il pensiero e l’Anima sono luce, come l’intero Universo è luce.

La morte interrompe gli impulsi elettrici del corpo e l’effetto fotoelettrico della luce sul corpo.

La luce ha una velocità variabile fino ad essere infinita (teletrasporto).

È una particella di sicuro irraggiungibile.

La formula semplicissima della luce E=mc² ci spiega il concetto di eterno T=0, dato da v=c, è qualcosa che ha inizio e fine in maniera contemporanea, anche se sono trascorsi 15 miliardi di anni di tempo, dato che quell’esplosione, avvenuta 15 miliardi di anni fa è ancora presente e lo sarà per sempre.

Il movimento della luce, come dell’Universo e dello spazio, avviene in assenza di tempo e di spazio.

La luce coincide con l’eternità, e questo sconvolge il meccanismo del movimento e del tempo, dato che tutto avviene contemporaneamente, in un tempo 0.

Ad un qualsiasi fotone dell’Universo corrispondono tutti gli eventi contemporaneamente.

Il riferimento della luce è assoluto ed eterno.

Se un Universo cosmologico nasce, nasce dall’ assoluto, ossia dalla luce (Lux Fiat et Lux facta est) ma in realtà non nasce essendo eterno, anche se esiste la possibilità di emissione di elettroni (e quindi di creazione di materia) quando il fotone incide con una determinata frequenza sulle particelle nel vuoto, creando elettroni.

In pratica, nel riferimento della luce, nulla diviene, ed è pur vero che il moto dei sistemi relativi è riferito alla velocità della luce, che però è al quadrato, cioè uguale a 0 o all’infinito=∞.

L’istante dell’esplosione del Big Bang e l’attualità dell’Universo coincidono, tanto è vero che il Big Bang é adesso, e non 15 miliardi di anni fa.

Lo spazio assoluto, come il vuoto siderale esiste di per sé, a prescindere dai corpi che in esso si muovono.

Ciò avviene anche nel buco nero e nel vuoto esistente prima (?) del Big Bang e dopo la fine dell’Universo.

Il tempo assoluto scorre uniformemente, anzi non scorre.

I tempi, accertati in milionesimi di secondo dopo il Big Bang sono arbitrali.

Il vuoto non è il nulla ma il tutto che esiste da sempre ed è custodito nella memoria del buco nero e nel Big Bang.

È quel punto infinito che contiene tutto l’universo.

Il nulla e il tutto coincidono in quel punto infinito di concentrazione di tutta la materia dell’Universo che esplode dalla potenza all’atto, dall’energia del vuoto (E=mc²) dove l’energia è maiuscola, mentre la materia è minuscola, perché all’origine del Cosmo tutto è energia e onda elettromagnetica, fotoni di luce.

Lemaitre sosteneva nel lontano 1931 che “un unico grande atomo, che conteneva tutta l’Energia, diede inizio all’Universo”.

In verità, l’atomo primordiale di Lemaitre (definito da Tolman come uno dei mali del pensiero autistico e illusorio) è esploso in uno stato singolare 10.000 milioni di anni fa, come affermano i pionieri della teoria quantistica.

La suddetta esplosione è ancora in atto, dato che l’Universo si espande ad una velocità superiore a quella della luce.

Ma quello che è esploso nel Big Bang non era un atomo (dato che gli atomi si sono formati dopo l’inflazione…) ma quel punto zero che vagava nel vuoto cosmico, infinito ed eterno, ancora presente nei buchi neri, e che esploderà nella luce più potente dell’Universo, il quasar.

Velocità della luce al quadrato

Masse molto piccole possono sprigionare enormi quantità di energia, attraverso la luce. Cio’ perché le dimensioni fisiche di un’energia sono esattamente quelle di una massa moltiplicata per una velocità al quadrato. Trattasi, appunto, di quell’energia minima esistente nel vuoto che, eccitata dalla luce spinta alla velocità di 300.000 km al secondo elevata al quadrato, che è una velocità enorme, pur esistente nell’esplosione del Big Bang, ha creato la materia.

Ecco perché esiste l’Universo che continua ad espandersi ad una velocità ultraluminare, dato che l’esplosione del Big Bang non si è formata .

L’intero universo è un calcolatore come i computers, quindi a base di radiofrequenze (onde elettromagnetiche), poca energia per la memoria liquida. L’Energia che domina l’Universo è eterna, immutabile ed indistruttibile, dato che non ha inizio né fine, essendo fine a se’ stessa e non essendo stata creata.

E’ quell’Energia che è dentro di noi ed alita la vita, che chiamiamo anima e che fa esplodere gli astri.

E quell’onda elettromagnetica che si irradia dai segreti meandri dell’abisso , dai fotoni di luce che non è la luce che riusciamo a percepire con i nostri occhi dal blu al magenta nella magia dell’arcobaleno.

IL SIGNIFICATO DI ETERNITA’ ED IL SEGRETO DELL’IMMORTALITA’ DELL’ANIMA

Se T=O, cioe’ la velocità estrema della Luce (e non del semplice spettro elettromagnetico esistente in natura, che il nostro occhio percepisce in piccolissima parte) coincide con l’Eternità e con l’infinito, secondo la formula del Rigoli O.C. ∞ , dove il primo elemento è lo zero assoluto, “ C” è la velocità della luce e “ ∞ è l’infinito , dato che C è =∞, e pertanto tutto è luce, , dato che, se l’universo fisico è limitato da un raggio a velocità infinita, si incontra con se stesso, riempendo tutto lo spazio di luce.

Ciò significa che tutte le particelle di luce sono collegate nell’infinito raggio di luce, che si incontra con se’ stesso.

E se esiste solo la luce e la sua energia minima e totale nel vuoto (che esiste anche nel nostro cervello ) e nel nulla oltre e al di là dell’universo , fuori dal tempo e dallo spazio, ciò significa che esiste un altro mondo, che non è il nostro universo finito e limitato dallo spazio e dal tempo. E se il pensiero è luce in quanto è l’energia totale della luce ed il nostro corpo ha un corpo di luce, formato dalla luce presente nella materia, dato che la luce è contenuta nella materia, in quanto gli atomi e le molecole del corpo umano sono centinaia di migliaia di miliardi come i neuroni del cervello (che sono energia elettromagnetica e quindi luce) emettono luce, e sono tenute in vita dalla luce.

Dobbiamo distinguere tra luce nella materia e nel tempo oltre che nel nostro universo, limitato dallo spazio e dal tempo e luce virtuale fuori dal tempo e dallo spazio intergalattico nel vuoto eterno e immutabile come l’Anima e la Luce.

L’Anima e la luce fuori dal tempo perché è eterna, in quanto rappresenta tutti gli istanti della vita contemporaneamente , in un unico istante.

Anche la fisica estrema puo’ sperimentare i fenomeni “ paranormali” più segreti e misteriosi per la nostra intelligenza, dato che il nostro cervello è sfruttato solo al 10%.

Coloro che hanno vissuto l’esperienza della premorte e sono tanti, hanno visto questa luce eterna ed abbagliante (che non ha i colori dell’iride) e non l’hanno vista con gli occhi ma con l’Anima che si immedesima con la luce.

L’esistenza di questa Luce, oltre il tempo e lo spazio ed oltre i limiti dell’universo è stata sperimentata.

Studiando i buchi neri – buchi bianchi, ho scoperto il segreto della creazione dal nulla.

L’universo è generato dal vuoto assoluto come la luce nasce dal buio. Fiat lux : è l’attimo eterno della creazione, dato che la luce, che nell’esplosione del big bang raggiunge la massima velocità possibile, è ferma nell’attimo della creazione.

In principio era il verbo, che è il progetto della creazione, è la mente di Dio, che è eterno nell’attimo della creazione. Cristo è morto, Cristo è vivo. Nell’attimo eterno della morte Cristo nasce a vita eterna.

Tutto questo ho scoperto studiando i buchi neri, che hanno origine dalla massima concentrazione della materia, fino ad annullarsi ed a creare la massima esplosione dell’energia e della radiazione: la luce.

La luce nasce dal buio.

L’universo nasce dal nulla. La sindone e l’ologramma. Il verbo che si incarna.

L’alito di Dio e la creazione dell’uomo, in un attimo eterno, dato che l’alito di Dio, il Verbo, la vita, sono sempre esistiti nel progetto senza tempo dalla creazione.

Lo zero assoluto genera l’esplosione dell’inferno, l’esplosione nucleare, che è fonte di luce e di vita- i raggi gamma.

L’angolo di 360 gradi è un cerchio infinito, che respira, rotante.

Il matematico Godel dalla relatività di Einstein estrapolo’ un modello di universo rotante, quindi infinito che se si potesse percorrere sarebbe come un cerchio infinito.

Il buco nero rotante è un concentrato di materia che si piega su se’stessa quasi annullandosi per poi esplodere ed espandersi: evapora nel duale buco bianco, una sorta di big bang.

Tutti noi siamo dei dimenticati

Il vuoto ha contemplato se’ stesso…. L’atto di contemplazione nel vuoto ( che è meditazione) ha prodotto un punto luce, il punto zero, la consapevolezza primaria. In principio era il Verbo.

La spirale e i cerchi concentrici.

Il numero 0,618, indicato dalla lettera O è detto rapporto aureo: è un numero irrazionale.

La spirale logaritmica delle galassie- Gustavo Rol

Che ci piaccia o no, siamo noi la causa di noi stessi. Nascendo in questo mondo, cadiamo nell’illusione dei sensi: crediamo a ciò che appare. Ignoriamo che siamo ciechi e sordi. Allora ci assale la paura e dimentichiamo che siamo divini , che possiamo modificare il corso degli eventi. Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia. Giordano Bruno.

“ Dall’energia si ricava la massa e viceversa” . “ L’eternità è un attimo ( Einstein) ed un attimo è l’eternità ( Antonio Grablovitz).

Le dimensioni dei cunicoli spazio temporali sono infinitesimali, ovvero equivalenti alla misura di Plank ( circa 100 miliardi di miliardi di volte più piccole di quelle di un protone HAWKING).

“ La funzione d’onda dell’Universo ha una costante cosmologica prossima allo zero”.

“ Attorno ai buchi neri ( Colaman) il tempo rallenta”. Se potessimo raggiungere la velocità della luce, il tempo si fermerebbe. I quasar ( Fred Hoyle).

I buchi neri sono fuori dal tempo. I mini buchi neri e bianchi di una grandezza inferiore a quella dell’atomo.

La teoria delle tarlature.

Il superspazio ed i cunicoli spaziotemporali

L’immaginazione va oltre la scienza.

La mente va oltre i confini dell’Universo; non ha né un inizio né una fine; è al di fuori del tempo e dello spazio, come l’infinitamente piccolo, la materia divisibile all’infinito e l’infinitamente grande, il macrocoscmo che si espande all’infinito e si riduce fino ad un punto.

L’eternità è un attimo.

L’infinito è un punto

In principio era il Verbo, il logos, la mente, l’immaginazione, il progetto e l’utopia, il tutto ed il nulla.

L’immaginazione può cogliere quel respiro dell’Universo, che nessuno strumento, nessuno potrò mai sperimentare.

E= mc . L’ipotesi atomica della materia e dell’energia.

Né la gravitazione universale, né la relatività, né l’elettromagnetismo, né la fisica quantistica, ma una unica legge che le comprende tutte.

L’universo è un tutto unitario, armoniosamente ordinato, governato da una sola legge attingibile dalla ragione umana ( il logos o Verbo).

La radiazione del corpo nero( p.52) e i quanti di energia. L’onda elettromagnetica e i quanti di luce.

La radiazione monocromatica e la costante di Plank.

Nel 1914 Albert Einstein (data di inizio della prima guerra mondiale) esordisce nella vita pubblica, proponendo un “ manifesto agli Europei” in cui si augura la pace e la costituzione degli Stati Uniti d’Europa.

Einstein diventato una bandiera del pacifismo mondiale, nel 1932, poco prima che Hitler salga al potere, ascia definitivamente di lasciare la Germania e si trasferisce per sempre negli Stati Uniti. L’avvertimento a Roosvelt sul pericolo della fusione del nucleo atomico.

Nel 1952 rifiuta la presidenza di Israele. Einstein era ebreo, ma apolide e pacifista, non era guerrafondiario e imperialista come gli Ebrei .

L’Universo è governato dalla forza attrattiva ma è nato da una grande forza repulsiva.

Come circoscrivere l’intero Universo in una unica massa di dimensioni pari a zero? In verità, l’Universo non puo’ essere ridotto ad un numero ed è per questo che l’uomo non lo riesce a capire, come non capisce lo zero e l’infinito; per l’uomo questi non sono numeri , come per le colorazioni il bianco ed il nero non sono dei veri colori, anche se li vediamo bene.

Il moto perpetuo è il vero attore dell’universo che è generato dall’energia della massa.

La perfezione del caos.

Oltre l’Universo c’è il nulla o zero matematico.

La forza nucleare debole

La forza nucleare forte i Basoni

La materia è divisibile all’infinito

L’energia e lo zero assoluto

L’elettromagnetismo e la gravità

Il sistema ondulatorio e le particelle

Si ipotizza che la temperatura del buco nero sia vicina allo zero assoluto ( – 273, 15 ° C) e la massima gravità

( accelerazione spazio temporale)

Assorbe le radiazioni e la luce

Il buco nero viola le leggi fondamentali della fisica

I buchi neri e lo zero assoluto

Il big bang e l’Universo

Il big bang nasce da una massa primordiale molto densa ( buco nero) con un raggio pari a zero, ma con una energia e calore infiniti

La radiazione cosmica di fondo.

Una delle piu’fini ed ingegnose fra le teorie matematiche è la scienza del caso o della probabilità.

I diversi gradi di verosomiglianza

I sistemi dinamici estremamente sensibili alle condizioni iniziali

La fisica resta deterministica, mentre la matematica offre soluzioni indeterministiche .

Il principio di indeterminazione (1927) è l’impossibilità di seguire la traiettoria dell’elettrone, per l’impossibilità di conoscere lo stato iniziale.

Noi non possiamo conoscere il presente in ogni elemento determinante.

Non si possono conoscere, contemporaneamente, la posizione e la velocità di una particella quantistica.

La razionalità probabilistica ed i limiti della nostra mente.

Il caos sancisce la nostra incapacità di fare previsioni esatte sull’evoluzione dell’universo macroscopico, che sia valida o no la causalità rigorosa.

Se si espanderà all’infinito o imploderà in un buco nero dato che accelera ad una velocità maggiore della luce.

L’asimmetria tra materia e antimateria è la violazione della simmetria esistente all’origine dell’Universo.

Un’asimmetria minuscola ma sufficiente a far si’ che il nostro universo esista e sia fatto esclusivamente di materia.

Attualmente l’antimateria è totalmente assente;io ritengo perché si è annichilita scontrandosi con la materia nei primi istanti del big bang (380 mila anni).

La violazione della simmetria CP e l’origine dell’universo di oggi, composto solo di particelle di materia, senza la presenza di antimateria residua.

Secondo la teoria, subito dopo il big bang dovrebbe essersi distrutto tutto.

Si cercano tracce di asimmetria tra materia ed antimateria, per giustificare l’esistenza dell’Universo ma finora la ricerca non ne ha trovate.

La ricerca non è riuscita a spiegare l’esistenza dell’Universo . Ma questo può farlo solo la fisica teorica, non la fisica sperimentale .

L’asimmetria dell’Universo

Fisica teorica e fisica sperimentale

Non sappiamo perché l’Universo esiste: se le teorie sono giuste, dovrebbe essersi distrutto nel suo primo istante.

L’annichilazione è una istantanea e catastrofica liberazione di energia che distrugge ed annulla tutto, lasciando solamente il vuoto, anzi il nulla, inteso come assenza di tutto.

Un’asimmetria tra materia e antimateria dove esistere ( altrimenti non esisterebbe l’Universo) da qualche parte ma non riusciamo a trovarla : non riusciamo a individuare il punto di rottura dell’asimmetria sostiene Christian Smorra- se non risolviamo il mistero, rischieremo di non esistere

Forse il mistero è la luce? I fotoni? Fiat lux et lux fiat est

La regola è la simmetria e l’ordine

Ma con le regole e con la simmetria non si crea niente. Non l’ordine ma il caos ha creato l’Universo.

Il disordine, la sregolatezza e l’asimmetria, che dominano in natura ( non esiste una foglia, o un viso, o un trancio di albero o un fiocco di neve, che sia uguale ad un altro) sono il “ segreto della vita e dell’arte”. Solo la trasgressione e la violazione della simmetria hanno consentito all’Universo di esistere.

Manca la conferma sperimentale della mia previsione teorica, perché la mia teoria forse non puo’ essere confermata sperimentalmente.

Devo anche ricordare a me stesso che tutte le “ verità scientifiche” confermate sperimentalmente sono state disattese, come è avvenuto con il bosone di Higgs l’ultima delle 17 particelle elementari che compongono la materia.

Ma il fotone non è una delle particelle elementari che compongono la materia, dato che non è una particella e sicuramente non è una particella elementare e non puo’ lasciare un’impronta negli acceleratori di particelle.

Da spiegare in fondo malgrado tutti gli esperimenti scientifici e la spesa di svariati miliardi, resta ancora il 96% dell’Universo.