Grande successo degli artisti della Scuola Coloristica Siciliana guidata da Dimitri Salonia che hanno realizzato all’hotel Ravesi, nell’ambito del “Mare festival” e del ventennale della morte di Troisi e del film il Postino un grande quadro raffigurante alcuni episodi della pellicola per ricordare il celebre attore. Anche l’attrice Mariagrazia Cucinotta, presente alla manifestazione, è stata invitata a dipingere sulla tela e ha partecipato mettendosi in gioco. Anche Mariagrazia Cucinotta non ha resistito e ha partecipato anche lei alla splendida realizzazione di un quadro da parte degli artisti della Scuola Coloristica Siciliana per ricordare Troisi nell’ambito dell’ultima giornata del “Mare Festival,” ieri all’Hotel Ravesi di Malfa a Salina. Gli artisti della Scuola Coloristica Siciliana guidati da Dimitri Salonia, presidente onorario della Fondazione Salonia e pittore noto in ambito internazionale, hanno ideato una grande opera con la tecnica dell’Arte a più mani. E’ stata ultimata dal vivo in una performance spettacolare davanti ad una madrina d’eccezione, Maria Grazia Cucinotta, attrice protagonista de Il postino che appunto invitata dagli artisti, si è messa in gioco e ha dato anche lei delle pennellate sulla tela che ora verrà donata al comune di Santa Maria Salina. L’opera ha ripreso alcuni elementi del film come il cappello e la bici di a Massimo Troisi, ma ha anche esaltato i tratti dei personaggi della pellicola come la stessa Cucinotta. Il grande quadro è stato realizzato oltre che da Salonia, dagli artisti Lidia Monachino, Carmen Crisafulli, Tanja Di Pietro e Cristina Ravalli. Salonia si è dimostrato ancora una volta artista orgog
lioso del suo viaggio nel mondo del bello e del sociale, instancabile esploratore della conoscenza, capace di sperimentare collaborazioni come in altre performance anche anche con bambini ed anziani che diventano d’un tratto talentuosi artisti seguendo la tecnica della pittura a più mani, guidata dal maestro del
colore.”Sono convinto – ha detto Salonia – che il colore sia la sostanza, la radice, il substrato della vita, credo di poter trasmettere ad altre persone il senso, il gusto, l’estetica della macchia, dei contorni non definiti, dei corpi in movimento. Credo che tutti siamo artisti, specialmente i bambini, che mantengono pura e inalterata la loro innata espressività, non avendo ricevuto insegnamenti pittorici e pesanti influenze esterne. In diverse occasioni, invitando il pubblico a partecipare all’esecuzioni di dipinti, ho scoperto che i più bravi, i più veri , spontanei e sinceri erano coloro, che non avevano mai toccato un pennello. Il mio unico insegnamento si basa su un denominatore comune: partire da fondi scuri, per giungere con pennellate di luce e tinte violente a un’esplosione di colori, omaggio alla mediterranea passionalità siciliana”.